Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
San Vincenzo de'
Paoli, sacerdote e fondatore.
Prima Lettura
Nella nostra
schiavitù il nostro Dio non
ci ha abbandonati.
Dal libro di Esdra
(9,5-9)
Io, Esdra, all’offerta
della sera mi alzai
dal mio stato di
prostrazione e, con il
vestito e il mantello
laceri, caddi in
ginocchio e stesi le
mani al Signore,
mio Dio, e dissi: «Mio
Dio, sono confuso,
ho vergogna di alzare
la faccia verso di te,
mio Dio, poiché le
nostre iniquità si sono
moltiplicate fin sopra
la nostra testa; la
nostra colpa è grande
fino al cielo.
Dai giorni dei nostri
padri fino ad oggi
noi siamo stati molto
colpevoli, e per le
nostre colpe noi, i
nostri re, i nostri
sacerdoti siamo stati
messi in potere di
re stranieri, in preda
alla spada, alla
prigionia, alla
rapina, al disonore,
come avviene oggi.
Ma ora, per un po’ di
tempo, il Signore,
nostro Dio, ci ha
fatto una grazia: di
lasciarci un resto e
darci un asilo nel
suo luogo santo, e
così il nostro Dio ha
fatto brillare i
nostri occhi e ci ha dato
un po’ di sollievo
nella nostra schiavitù.
Infatti noi siamo
schiavi; ma nella nostra
schiavitù il nostro
Dio non ci ha abbandonati:
ci ha resi graditi ai
re di Persia, per
conservarci la vita ed
erigere il tempio
del nostro Dio e
restaurare le sue rovine,
e darci un riparo in
Giuda e a Gerusalemme».
Parola di Dio.
Vangelo
Li mandò ad
annunciare il regno di Dio
e a guarire gli
infermi.
Dal Vangelo secondo
Luca (9,1-6) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
convocò i Dodici e
diede loro forza e
potere su tutti i
demòni e di guarire le
malattie.
E li mandò ad
annunciare il regno di
Dio e a guarire gli
infermi.
Disse loro: «Non
prendete nulla per il
viaggio, né bastone,
né sacca, né pane,
né denaro, e non
portatevi due tuniche.
In qualunque casa
entriate, rimanete
là, e di là poi
ripartite.
Quanto a coloro che
non vi accolgono,
uscite dalla loro
città e scuotete la polvere
dai vostri piedi come
testimonianza
contro di loro».
Allora essi uscirono e
giravano di villaggio
in villaggio, ovunque
annunciando la buona
notizia e operando
guarigioni.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
I dodici sono mandati ad
annunciare la Buona Notizia.
Così, letteralmente, ci dice Luca
nel Vangelo di oggi.
Cosa annunciano i cristiani?
Cosa saremo chiamati a dire, se
capitasse,
oggi, a chi ci chiede ragione
della
nostra speranza?
Che seguite una religione? Una
disciplina?
Che per essere cristiani bisogna
fare;
e non fare? Andiamo!
Nessuno ci ascolterebbe e, in
effetti,
è proprio ciò che troppe volte
accade.
Ci sono troppe brutte notizie in
giro,
amici, anche da parte di noi cristiani.
Ho sentito delle prediche in
Chiesa che
volevano a tutti i costi far
sentire in colpa
gli ascoltatori e che, in
assoluta buona
fede, spero!, finivano con l’essere
una
sfilza di rimproveri su quello
che i
cristiani-secondo il
predicatore-facevano
o non facevano.
Siamo franchi; dobbiamo
svecchiare
il linguaggio, dire di più e
meglio il
Vangelo e dire, soprattutto, che
incontrare
Dio è la cosa più bella che possa
capitare
ad una persona, non una
disgrazia!
Dobbiamo riappropriarci della
lingua
della gioia, che è quella del Vangelo,
l’unica che può scardinare il
cuore
indurito di chi incontreremo oggi
per
strada, l’unica che ha scardinato
il mio
e il vostro cuore, amici.
Diamo buone notizie oggi, ve ne prego,
diciamo in giro, facciamolo
sapere,
gridiamolo sui tetti che siamo
salvi
perché Dio ci ama, chiedendo
aiuto alla preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.