lunedì 2 gennaio 2023

Il Vangelo del Martedì 3 Gennaio 2022

 

Feria propria del 3 Gennaio prima dell’Epifania.

Santissimo Nome di Gesù.

Prima Lettura

Chi rimane in Dio non pecca.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,29-3,6)

Figlioli, se sapete che Dio è giusto, sappiate anche che

chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui.

Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere

chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!

Per questo il mondo non ci conosce: perché non

ha conosciuto lui.

Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che

saremo non è stato ancora rivelato.

Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi

saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso,

come egli è puro.

Chiunque commette il peccato, commette anche

l'iniquità, perché il peccato è l'iniquità.

Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati

e che in lui non vi è peccato.

Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non

l'ha visto né l'ha conosciuto.

Parola di Dio.

Vangelo

Ecco l'agnello di Dio.

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,29-34) anno dispari.

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse:

«Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo

che è avanti a me, perché era prima di me".

Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare

nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito

discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui.

Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato

a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai

discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza

nello Spirito Santo".

E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Giovanni vede Gesù venire verso di lui.

Egli ha visto l’atteso mischiarsi alla folla dei penitenti.

Gesto inequivocabile, programma del ministero del Messia.

E ora proclama; Egli è l’agnello.

L’agnello, l’animale che viene ucciso senza un lamento.

L’agnello, simile al capro che il giorno di Kippur era

caricato di tutti i peccati del popolo e poi lasciato libero

nel deserto dove veniva sbranato dalle fiere.

Giovanni vede già, in quell’uomo, la determinazione

e la mitezza, la forza e la rassegnazione.

Resta senza parole, la voce.

No, si era sbagliato il Battista.

Il Messia non sarebbe venuto per gettare la pula nel

fuoco inestinguibile, non c’era nessuna ascia pronta

ad abbattere nessun albero.

Il Messia, quel Messia, avrebbe zappato e concimato

l’albero, in attesa di un improbabile cambiamento.

Lo stupore del Battista è il nostro, la sua meditazione

è la nostra; è sempre così inatteso il nostro Dio, sempre

così diverso da come ce lo immaginiamo!

Lo stupore cresce, si allarga.

Ora Giovanni è sicuro di ciò che, guardando, ha visto;

lo Spirito scende con abbondanza su Gesù, lo abita.

I gesti che Gesù compie sono colmi di interiorità, densi

di spiritualità, è evidente la profondità che lo abita.

E noi, amici, siamo capaci di imitare il Battista

e riconoscere il Signore?

Spero di si, ma se facciamo fatica, chiediamo

aiuto alla preghiera. 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.