domenica 1 novembre 2020

Il Vangelo del Lunedì 2 Novembre 2020

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti. 

Prima lettura dal libro di Giobbe (19,1.23-27a).

Rispondendo Giobbe prese a dire: «Oh, se le mie parole si scrivessero, se si

fissassero in un libro, fossero impresse con stilo di ferro e con piombo, per

sempre s'incidessero sulla roccia!

Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!

Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio.

Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

Parola di Dio.

Seconda lettura dalla lettera di san Paolo ai Romani (5,5-11).

Fratelli, la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei

nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.

Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe

morire per una persona buona.

Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo

ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira

per mezzo di lui.

Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo

della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati

mediante la sua vita.

Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,

grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,37-40) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me:

colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo

non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di

quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.

Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede

in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Siamo immortali dal giorno del nostro concepimento.

In noi abita la presenza stessa di Dio, brandello della sua essenza, eccedenza

che riempie il nostro cuore e che scatena in noi il desiderio di assoluto che

così faticosamente riconosciamo e assecondiamo.

Tutta la nostra vita diventa la scoperta del senso della stessa vita, l’accoglienza

del vangelo e dello straordinario volto di Dio raccontato da Gesù.

La nostra esistenza è una caccia al tesoro e quando scopriamo lo splendore

del Padre scopriamo la nostra anima e ne assecondiamo i sussulti.

Quando sorella morte bussa alla nostra porta la nostra anima raggiunge Dio

per essere accolta, se pronta, o per un periodo di preparazione.

Dio accetta anche che rifiutiamo risolutamente la sua salvezza e, nella nostra

libertà, dolorosamente accetta anche la nostra scelta distruttrice.

La preghiera di intercessione che facciamo per i nostri defunti fa loro sentire

vicino il nostro affetto e li incoraggia sulla via della purificazione.

Alla pienezza dei tempi le nostre anime torneranno a ricongiungersi ai nostri

corpi trasfigurati.

Con questa speranza, oggi, visitiamo i cimiteri (cioè i dormitori) dove i corpi

dei defunti attendono la resurrezione finale, perciò, preghiamo per le loro anime.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.