giovedì 30 giugno 2022

Il Vangelo del Venerdì 1 Luglio 2022

 

Della 13° settimana del Tempo Ordinario.

Preziosissimo Sangue di Gesù.

Sant' Aronne, fratello di Mosè.

Prima lettura.

Manderò la fame nel paese; non fame di pane ma di ascoltare le parole del Signore.

Dal libro del profeta Amos (8,4-6.9-12)

«Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese,

voi che dite: "Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano?

E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l'efa e

aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro

gli indigenti e il povero per un paio di sandali?

Venderemo anche lo scarto del grano"».

«In quel giorno -oracolo del Signore Dio-farò tramontare il sole a

mezzogiorno e oscurerò la terra in pieno giorno!

Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire

ad ogni fianco il sacco, farò radere tutte le teste: ne farò come un lutto per

un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza.

Ecco, verranno giorni -oracolo del Signore Dio-in cui manderò la fame nel paese;

non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare le parole del Signore».

Allora andranno errando da un mare all'altro e vagheranno da settentrione

a oriente, per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

Misericordia io voglio e non sacrifici.

Dal Vangelo secondo Matteo (9,9-13) anno pari.

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle

imposte, e gli disse: «Seguimi».

Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e

peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.

Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro

maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

Andate a imparare che cosa vuol dire: "Misericordia io voglio e non sacrifici".

Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Matteo è l’immagine più eloquente di coloro che hanno tutto dalla vita,

eppure sono soli.

Malvisto dai romani e da coloro che professano la sua stessa religione,

egli vive rubando sulle tasse e arricchendosi alle spalle degli altri.

Ma cosa c’è veramente nel cuore di chi vive in questo modo?

Solitamente soltanto solitudine e isolamento.

Quindi, quando quest’uomo sente la parola perentoria di Gesù che lo invita

a seguirlo, comprende che in quella chiamata c’è la possibilità di un riscatto

e di una vita diversa.

È proprio il Signore che spiega il perché di questa scelta da parte di Dio;

i giudei, i bravi, i perfetti e coloro che si ritengono tali, non sentono il

bisogno di essere perdonati e accolti nuovamente nell’amicizia di Dio.

Per essi, la grazia del Padre è inutile e la Parola di Gesù è superflua.

Ma per quelli come Matteo, che cercano la vita eterna, la Parola di Cristo

è luce che irrompe nelle tenebre e che trasforma l’esistenza.

Perciò, come ha fatto Matteo, facciamoci inondare di luce dalla Parola

del Signore, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.