SS Corpo e Sangue di Cristo
(Corpus Domini)
1° Lettura dal libro
del Deuteronòmio (8,2-3.14-16°)
2° Lettura dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (10,16-17)
Sequenza
[Sion, loda il
Salvatore,
la tua guida, il tuo
pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo
fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia
degno.
Pane vivo, che dà
vita:
questo è tema del tuo
canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra
cena.
Lode piena e
risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo
spirito.
Questa è la festa
solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del
nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova
legge;
e l'antico è giunto a
termine.
Cede al nuovo il rito
antico,
la realtà disperde
l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua
memoria
ciò che ha fatto nella
cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo
comando,
consacriamo il pane e
il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi
cristiani:
si trasforma il pane
in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non
comprendi,
ma la fede ti
conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che
appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi
sangue;
ma rimane Cristo
intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo
spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano
mille,
ugualmente lo
ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno
gli empi;
ma diversa ne è la
sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte
agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il
sacramento
non temere, ma
ricorda:
Cristo è tanto in ogni
parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la
sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli
angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere
gettato.
Con i simboli è
annunziato,
in Isacco dato a
morte,
nell'agnello della
Pasqua,
nella manna data ai
padri.
Buon pastore, vero
pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei
viventi.
Tu che tutto sai e
puoi,
che ci nutri sulla
terra,
conduci i tuoi
fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi
santi.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (6,51-58) anno A.
In quel tempo, Gesù
disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia
carne per la vita del
mondo».
Allora i Giudei si
misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui
darci la sua carne da
mangiare?».
Gesù disse loro: «In
verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del
Figlio dell’uomo e non
bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.
Chi mangia la mia
carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo
risusciterò
nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è
vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia
carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.
Come il Padre, che ha
la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così
anche colui che mangia
me vivrà per me.
Questo è il pane
disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono
i padri e morirono.
Chi mangia questo pane
vivrà in eterno».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Secoli e secoli di tradizione e
di sacrifici assumono un significato del
tutto nuovo, di fronte alle
parole di Gesù.
Egli dice di essere il pane vero e
vivo, disceso dal cielo. Ciò significa che la
manna cibo miracoloso dato da Dio
agli israeliti perchè non morissero nel
deserto, nonché una della
reliquie più preziose del popolo, era in realtà un
simbolo; colui che Dio dona per
sfamare davvero per la vita eterna
è Gesù in persona.
Questo, nei presenti, crea
smarrimento; cosa significano le sue parole?
Ma egli non abbassa il tiro del
suo annuncio, e ripete con forza e convinzione
queste parole; chi mangia la sua
carne e beve il suo sangue vivrà per sempre,
cioè, non conoscerà mai la morte.
Per questo l’Eucaristia è anche
chiamata farmaco d’immortalità.
Perciò, quando andiamo a
riceverla, riceviamo una medicina che cura la
nostra anima, per questa nel
riceverla dobbiamo prepararci bene
attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Santa Domenica del Cospus Domoni Fausto.