mercoledì 29 luglio 2015

Il Vangelo del Giovedì 30 Luglio 2015

1° Lettura dal libro dell’Èsodo (40,16-21.34-38)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,47-53) anno B.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete
gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
Quando è piena, i pescatori la tirano a riva,
si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni
nei canestri e buttano via i cattivi.
Così sarà alla fine del mondo.
Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai
buoni e li getteranno nella fornace ardente,
dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?».
Gli risposero: «Sì».
Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba,
divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile
a un padrone di casa che estrae dal suo
tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Dio attraverso Mosè, ordina al popolo di Israele,
di costruirgli una dimora, cioè una tenda che
potesse accogliere la sua gloria che si manifesta.
Così, il popolo di Israele fa esperienza di un Dio
che cammina con loro; Egli l’Altissimo, Colui che
non può essere visto senza morire, si fa vicino ai
suoi e segue con amore i loro passi.
Ma questa esperienza è solo un’immagine di
quello che Dio farà per mezzo di Gesù Cristo;
Egli camminerà per le strade del mondo come
un pellegrino, per annunciare la misericordia del
Padre che cammina per cercare i peccatori.
Perciò, non facciamoci ingannare da una lettura
superficiale delle parole di Gesù.
Egli in realtà apprezza coloro che desiderano
seguirlo e decidono di farlo.
In questo brano ci sono alcuni elementi importanti
che ci permettono di capirne il messaggio.
Anzitutto, il problema non sta nella risposta che
danno le persone interpellate dal Maestro, quanto
nell’essere pronti ad andare dietro a Lui,
costi quel che costi.
Egli sta dirigendosi a Gerusalemme per compiere
il mistero di morte e risurrezione, per cui non si
può più esitare; chi decide di stare con il Signore
deve farlo subito, senza ripensamenti.
Ci sembra che Gesù chieda un atteggiamento
da incoscienti?
Ma aspettare troppo, a volte, è segno di poca
fede in Lui.
Perciò, se pensiamo di avere abbastanza fede,
seguiamolo con la preghiera sempre sulle labbra.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.