venerdì 30 agosto 2024

Il Vangelo del Sabato 31 Agosto 2024

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

San Raimondo Nonnato, religioso.

Prima Lettura

Dio ha scelto quello che è debole per il mondo.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (1,26-31)

Considerate la vostra chiamata, fratelli:

non ci sono fra voi molti sapienti dal

punto di vista umano, né molti potenti,

né molti nobili.

Ma quello che è stolto per il mondo, Dio

lo ha scelto per confondere i sapienti;

quello che è debole per il mondo, Dio

lo ha scelto per confondere i forti; quello

che è ignobile e disprezzato per il mondo,

quello che è nulla, Dio lo ha scelto per

ridurre al nulla le cose che sono, perché

nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.

Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il

quale per noi è diventato sapienza per

opera di Dio, giustizia, santificazione

e redenzione, perché, come sta scritto:

“Chi si vanta, si vanti nel Signore”.

Parola di Dio.

Vangelo

Sei stato fedele nel poco, prendi

parte alla gioia del tuo padrone.

Dal Vangelo secondo Matteo (25,14-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli

questa parabola: «Avverrà come a un uomo

che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi

servi e consegnò loro i suoi beni.

A uno diede cinque talenti, a un altro due,

a un altro uno, secondo le capacità di

ciascuno; poi partì.

Subito colui che aveva ricevuto cinque

talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò

altri cinque.

Così anche quello che ne aveva ricevuti

due, ne guadagnò altri due.

Colui invece che aveva ricevuto un solo

talento, andò a fare una buca nel terreno

e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo il padrone di quei servi

tornò e volle regolare i conti con loro.

Si presentò colui che aveva ricevuto

cinque talenti e ne portò altri cinque,

dicendo: “Signore, mi hai consegnato

cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati

altri cinque”. “Bene, servo buono

e fedele-gli disse il suo padrone-, sei stato

fedele nel poco, ti darò potere su molto;

prendi parte alla gioia del tuo padrone”.

Si presentò poi colui che aveva ricevuto

due talenti e disse: “Signore, mi hai

consegnato due talenti; ecco, ne ho

guadagnati altri due”. “Bene, servo buono

e fedele-gli disse il suo padrone-, sei

stato fedele nel poco, ti darò potere su

molto; prendi parte alla gioia del

tuo padrone”.

Si presentò infine anche colui che aveva

ricevuto un solo talento e disse: “Signore,

so che sei un uomo duro, che mieti dove

non hai seminato e raccogli dove non

hai sparso.

Ho avuto paura e sono andato a nascondere

il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.

Il padrone gli rispose: “Servo malvagio

e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho

seminato e raccolgo dove non ho sparso;

avresti dovuto affidare il mio denaro ai

banchieri e così, ritornando, avrei ritirato

il mio con l’interesse.

Toglietegli dunque il talento, e datelo

a chi ha i dieci talenti.

Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà

nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà

tolto anche quello che ha.

E il servo inutile gettatelo fuori nelle

tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Abbiamo dei talenti da far fruttificare,

questo ci dice il Signore.

Talenti che non sono solo le capacità

personali, ma anche la scoperta dei

grandi doni che il Maestro ha lasciato

alla sua Chiesa; l’Eucarestia, la Parola,

la comunità.

Un talento è un’unità di misura che

equivale a oltre venti chili d’oro puro,

un valore enorme!

Come a dire che non è poco ciò che

abbiamo ricevuto, è qualcosa di

grande, di prezioso.

Troppo spesso passiamo la vita a

lamentarci di ciò che non siamo, di ciò

che non abbiamo realizzato, delle

opportunità che ci sono state negate.

Rischiamo di passare la vita a rimpiangere

ciò che non siamo riusciti ad essere,

invece di scoprire ciò che siamo

diventati, grazie alla presenza del Signore.

Se capissimo, invece, che siamo preziosi

agli occhi di Dio e che abbiamo ricevuto

dei beni preziosi dalla sua presenza!

Forse non i beni che si aspetta il mondo,

magari non quelli che avremmo voluto,

ma certo quelli che possono rendere

felici noi e chi incontriamo.

Animo, allora, concludiamo questa

settimana e iniziamo questo mese con

la certezza serena di avere un tesoro

prezioso da far fruttare.

Investiamo il talento che abbiamo ricevuto,

parliamone ma, soprattutto, viviamolo,

chiedendo aiuto alla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.