giovedì 2 giugno 2022

Il Vangelo del Venerdì 3 Giugno 2022

 

Della 7° settimana del Tempo di Pasqua.

Santi Carlo Lwanga e compagni martiri.

Prima Lettura

Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.

Dagli Atti degli Apostoli (25,13-21)

In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero

a salutare Festo.

E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro

Paolo, dicendo:  «C'è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro

il quale, durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei

sacerdoti e gli anziani dei Giudei per chiederne la condanna.

Risposi loro che i Romani non usano consegnare una persona, prima che

l'accusato sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo

di difendersi dall'accusa.

Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in

tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell'uomo.

Quelli che lo incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna

accusa di quei crimini che io immaginavo; avevano con lui alcune questioni

relative alla loro religione e a un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva

essere vivo.

Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare a

Gerusalemme e là essere giudicato di queste cose.

Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di

Augusto, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando

potrò inviarlo a Cesare».

Parola di Dio.

Vangelo

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,15-19) anno pari.

In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato,

Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».

Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci

i miei agnelli».

Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».

Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».

Gli disse: «Pascola le mie pecore».

Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».

Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?",

e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene».

Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.

In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi

dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti

vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».

Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.

E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Nessuna infedeltà a Dio resta impunita.

Ogni mancanza di comunione e di amore nei suoi confronti va pagata.

Quello che è interessante, è capire con quale moneta Dio vuole essere ripagato;

Pietro si è macchiato di una infedeltà grave, rinnegando il Maestro la notte

tragica della cattura, e Gesù vuole che egli ripari quel torto.

Ma quello che Gesù gli chiede, perché si ricordi dell’offesa data, non è

né penitenza, né punizioni di vario genere.

D’altro canto, quale penitenza si potrebbe fare che basti a riparare il

rinnegamento del Figlio di Dio?

Gesù gli chiede solo amore.

Quell’amore negato dal triplice rinnegamento, viene adesso, nuovamente

ribadito e rafforzato.

Anche quando compiamo i peccato peggiori che ci allontanano da Dio e

dalla sua grazia, Egli non pretende altro da noi, se non amarlo.

Coraggio amici, non è difficile amare il Signore, facciamolo attraverso

la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.