martedì 15 marzo 2016

Il Vangelo del Mercoledì 16 Marzo 2016

1° Lettura dal libro del profeta Daniele
(3,14-20.46-50.91-92.95)
Dal Vangelo secondo Giovanni (8,31-42) anno C.
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano
creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero
miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non
siamo mai stati schiavi di nessuno.
Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque
commette il peccato è schiavo del peccato.
Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio
vi resta per sempre.
Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
So che siete discendenti di Abramo.
Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non
trova accoglienza in voi.
Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi
dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo».
Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le
opere di Abramo.
Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha
detto la verità udita da Dio.
Questo, Abramo non l’ha fatto.
Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione;
abbiamo un solo padre: Dio!».
Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste,
perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da
me stesso, ma lui mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quello che i Giudei non avevano capito è che si può essere
schiavi in tanti modi, anche di prigioni dorate come
quella della tradizione e dell’orgoglio vuoto di sentirsi
figli di Abramo.
Gesù tenta invano di far capire loro che, se essi non faranno
l’esperienza della vera libertà e della pienezza di vita in Lui,
essi resteranno sempre prigionieri di una religiosità
soffocante e autocelebrativa.
La reazione degli ascoltatori del Cristo è davvero emblematica;
essi rifiutano apertamente la proposta d’amore del Signore
in vista di una presunta filiazione a Dio, che però non può
essere autentica.
Gesù si limita ad osservare che se essi fossero davvero figli
di Dio, avrebbero già riconosciuto la verità delle sue parole.
Ma ciò, evidentemente, non avviene.
Perciò, per essere veramente figli di Dio, dobbiamo riconosce
che Gesù è veramente suo Figlio ed ascoltare la sua Parola e
metterla in pratica, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.