giovedì 21 marzo 2019

Il Vangelo del Venerdì 22 Marzo 2019


Della 2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro della Gènesi (37,3-4.12-13a.17b-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (21,33-43.45-46) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno
e vi piantò una vigna.
La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre.
La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini
a ritirare il raccolto.
Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero,
un altro lo lapidarono.
Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo
stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”.
Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede.
Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”.
Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la
vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i
costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato
fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo
che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro.
Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava
un profeta.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non sa che fare, il Signore.
Ha raccontato il vero volto di Dio, ha accompagnato le sue parole con
gesti profetici ed eclatanti, con una commovente coerenza.
Ma non è servito; una crescente ostilità sta mettendo in discussione ogni sua
parola, ogni sua scelta.
La rinata classe sacerdotale e i devoti del tempo lo osteggiano perché non
amano mettersi in discussione.
La tensione nei confronti del Nazareno cresce, giorno per giorno, fino a far
presagire una tragica fine come, purtroppo, avverrà.
Non si aspettava una tale reazione, il Maestro, e si interroga su cosa fare.
Prende in prestito la tragica parabola della vigna, che il suo uditore conosce
bene, e chiede loro un consiglio; cosa deve fare il padrone?
Stolti!
Non si accorgono che proprio di loro e della loro durezza sta parlando, che
sono proprio loro i vignaioli che non riconoscono né i servi né il figlio.
Così siamo anche noi quando non lo riconosciamo, perciò, diamoci da fare,
preghiamo per riuscire a riconoscerlo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.