Della 10° settimana
del Tempo Ordinario.
Sant’Eliseo,
profeta.
Prima Lettura
Férmati sul monte
alla presenza del Signore!
Dal primo libro dei Re
(19,9a.11-16)
In quei giorni, [Elìa,
giunto al monte di
Dio, l’Oreb,] entrò in
una caverna per
passarvi la notte,
quand’ecco gli fu rivolta
la parola del Signore:
« Esci e fermati sul
monte alla presenza
del Signore».
Ed ecco che il Signore
passò. Ci fu un
vento impetuoso e
gagliardo da spaccare
i monti e spezzare le
rocce davanti al
Signore, ma il Signore
non era nel vento.
Dopo il vento, un
terremoto, ma il Signore
non era nel terremoto.
Dopo il terremoto, un
fuoco, ma il
Signore non era nel
fuoco.
Dopo il fuoco, il
sussurro di una
brezza leggera.
Come l’udì, Elìa si
coprì il volto con il
mantello, uscì e si
fermò all’ingresso
della caverna.
Ed ecco, venne a lui
una voce che gli
diceva: «Che cosa fai
qui, Elìa?».
Egli rispose: «Sono
pieno di zelo per il
Signore, Dio degli
eserciti, poiché gli
Israeliti hanno
abbandonato la tua
alleanza, hanno
demolito i tuoi altari,
hanno ucciso di spada
i tuoi profeti.
Sono rimasto solo ed
essi cercano di
togliermi la vita».
Il Signore gli disse:
«Su, ritorna sui tuoi
passi verso il deserto
di Damasco; giunto
là, ungerai Cazaèl
come re su Aram.
Poi ungerai Ieu,
figlio di Nimsì, come
re su Israele e
ungerai Elisèo, figlio di
Safat, di Abel-Mecolà,
come profeta
al tuo posto».
Parola di Dio.
Vangelo.
Chiunque guarda una
donna per
desiderarla, ha già
commesso adulterio.
Dal Vangelo secondo
Matteo (5,27-32)
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi
discepoli: «Avete
inteso che fu detto:
“Non commetterai
adulterio”.
Ma io vi dico:
chiunque guarda una
donna per desiderarla,
ha già commesso
adulterio con lei nel
proprio cuore.
Se il tuo occhio
destro ti è motivo di
scandalo, cavalo e
gettalo via da te:
ti conviene infatti
perdere una delle
tue membra, piuttosto
che tutto il tuo
corpo venga gettato
nella Geènna.
E se la tua mano
destra ti è motivo di
scandalo, tagliala e
gettala via da te:
ti conviene infatti
perdere una delle
tue membra, piuttosto
che tutto il tuo
corpo vada a finire
nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi
ripudia la propria
moglie, le dia l’atto
del ripudio”.
Ma io vi dico:
chiunque ripudia la
propria moglie,
eccetto il caso di
unione illegittima, la
espone all’adulterio,
e chiunque sposa una
ripudiata,
commette adulterio».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Che durezza! Che rivoluzione!
Gesù smonta, pezzo per pezzo,
tutte le
presunte norme derivanti dalla
Legge,
e le riporta alla loro origine.
Nella fede, non basta l’apparenza,
l’esteriorità, la facciata, il
Padre
vede nel cuore.
Puoi anche essere casto e fedele,
ma se
il tuo cuore è colmo di
impudicizia devi
lavorare dentro te stesso!
Il valore dell’autenticità è così
forte che
il Signore lo mette al di sopra
di ogni
altro valore, anche quello della
salute.
Meno male che Gesù usa il
paradosso,
altrimenti le Chiese sarebbero
piene di
guerci e di monchi!
Ma non basta, in un tempo
maschilista,
in cui le donne vivevano in
funzione del
marito e dei figli, Gesù fa
crollare la più
consolidata delle tradizioni;
quella
del divorzio.
Divorzio solo maschilista, però,
senza
tutela per le donne, senza
difesa, senza
ragionevolezza.
Una donna ripudiata doveva
tornare a casa
dei propri genitori, umiliati e
umiliata,
senza futuro, senza dignità,
senza
possibilità di tornare a vivere.
Gesù afferma chiaramente che questo
non
è un progetto di Dio, che Dio, ma
guarda
un pò, non la pensa come i maschi
della sua epoca.
Dio ha un progetto splendido
sulla coppia,
non si lascia certo ingabbiare
dalle
tradizioni umane, ma cerca di
illuminarci
attraverso la preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.