giovedì 23 aprile 2015

Il Vangelo del Venerdì 24 Aprile 2015

1°Lettura dagli Atti degli Apostoli (9,1-20)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,52-59) anno B.
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere
aspramente fra loro: «Come può costui darci
la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico:
se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e
non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha
la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue
vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
rimane in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io
vivo per il Padre, così anche colui che
mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come
quello che mangiarono i padri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù disse queste cose, insegnando nella
sinagoga a Cafàrnao.
Parola del Signore.
Credo che i miracoli più grandi siano quelli che
Dio compie nell’intimo del cuore di ognuno di noi.
I piani prestabiliti da noi vengono gettati all’aria,
e anche se meditiamo la distruzione della nostra
fede, possiamo fare un incontro imprevisto
proprio sulla via di Damasco del nostro cuore,
che ci cambia la vita come fece Saulo; e Gesù ci
si rivela con il suo amore.
Ma il senso della nostra missione, assomiglia a
quella di Saulo, è grande, perché non solo
dobbiamo proclamare la nostra fede, ma
impareremo cosa significhi testimoniare con la
sofferenza la vera fede in Cristo.
Perché, una delle paure più profonde dell’uomo
è quella della morte; Gesù rivela di poter comandare
persino ad essa, assicurando a coloro che credono
in Lui la vita eterna.
Però, la condizione è quella di nutrirsi della sua
carne e del suo sangue; persino la manna che
Israele mangiò nel deserto non era altro che una
pallida immagine di quel pane di vita disceso dal
cielo che è il Suo Corpo.
Dimorare in Gesù, abitare nel suo amore è
l’esperienza più bella che possiamo fare; riceviamo
questo corpo nella migliore disposizione d’animo
possibile, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.