lunedì 8 novembre 2021

Il Vangelo del Martedì 9 Novembre 2021

 


                                                                                                                                                                      Della 32° settimana del Tempo Ordinario.

Dedicazione della Basilica Lateranense.

Prima Lettura

Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest’acqua portò salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle (47,1-2.8-9.12)

In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse

all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua

verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente.

Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare.

Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla

porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.

Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Àraba

ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque.

Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce

vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano,

e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà.

Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto,

le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese

matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario.

I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

Parola di Dio.

Vangelo

Parlava del tempio del suo corpo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22) anno dispari.

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti,

i cambiamonete.

Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore

e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai

venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa

del Padre mio un mercato!».

I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare

queste cose?».

Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».

Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni

e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva

detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Oggi la Chiesa celebra la dedicazione della chiesa cattedrale di Roma che non è la

basilica di san Pietro, come alcuni pensano, ma quella di san Giovanni in Laterano.

È l’occasione per noi per sentire vicina la comunione con la Chiesa romana

prima fra i pari.

Ci sono strane idee sulla Chiesa, in giro, siamo onesti.

In un mondo diventato piccolo, in cui tutti si sentono autorizzati a sapere cos’è

la Chiesa, il vero messaggio della Chiesa rischia di passare in secondo piano.

La Chiesa non è un’organizzazione religiosa che sente fortemente il peso degli

anni, non una specie di holding del sacro che cerca di sopravvivere in un mondo

di squali e nemmeno si riduce alla propria gerarchia.

La Chiesa è la comunità dei fratelli radunati dal Maestro Gesù per stare con lui

ed annunciare il Vangelo; ad ognuno dei discepoli è dato un carisma per

l’edificazione vicendevole e per la costruzione del Regno.

La Chiesa annuncia il Maestro, è completamente rivolta all’annuncio del vero

volto di Dio in attesa del suo ritorno glorioso nella pienezza dei tempi.

A partire da questa prospettiva siamo chiamati a rileggere tutto ciò che

storicamente è stato costruito intorno a questo nucleo essenziale.

E a purificarlo.

La Chiesa, come annota sagacemente sant’Ambrogio, è casta meretrix,

una prostituta vergine.

Santa perché di Dio e peccatrice perché composta da uomini spesso fragili

e incoerenti, per questo dobbiamo aiutarla con la nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.