domenica 27 novembre 2022

Il Vangelo del Lunedì 28 Novembre 2022

 

Della 1° Settimana di Avvento.

San Giacomo della Marca, religioso e sacerdote.

Prima Lettura

Ci sarà gioia per gli scampati di Israele.

Dal libro del profeta Isaìa (4,2-6)

In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto

della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele.

Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato

santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.

Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito

Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio

e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del

monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante

il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la

gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda

sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera

e contro la pioggia.

Parola di Dio.

Vangelo

Molti dall'oriente e dall'occidente verranno nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (8,5-11) anno dispari.

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione

che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto,

paralizzato e soffre terribilmente».

Gli disse: «Verrò e lo guarirò».

Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto

il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.

Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a

uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio

servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».

Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità

io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!

Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno

a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Da oriente e da occidente.

Da dove non ci si aspetta arrivano coloro che credono.

Fuori dai circuiti, fuori dal mondo ebraico.

L’avvento ci prepara ancora una volta allo stupore di un Dio che si rende

accessibile, che viene per farsi incontrare.

Un Dio che è riconosciuto proprio da coloro che tutti pensavano essere

lontani e senza fede.

Un Dio incontrabile da chi, come il Centurione, ha a cuore un suo servo,

lo tratta come se fosse un figlio.

Il confine fra chi crede e chi non crede non passa più fra le razze e le etnie

ma fra gli atteggiamenti; Gesù loda e porta ad esempio la fede del nemico

giurato, dell’avversario oppressore.

Rompe gli stereotipi, allarga gli orizzonti, ci obbliga a ridefinire il concetto

stesso di appartenenza ad una religione.

È iniziato l’avvento, amici, il tempo che ci spinge a chiederci chi o cosa ci

rende credenti.

In questo tempo nuovo per la Chiesa, tempo in cui uscire dal pantano

dell’abitudine e della troppe cose date per scontate stiamo attenti a non

sentirci a posto, cattolici di lungo corso, credenti per tradizione e abitudine.

I tempi nuovi che stiamo vivendo ci obbligano a stare all’erta, a riscoprire

seriamente la nostra fede.

Prendendo a modello proprio il centurione pagano, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.