mercoledì 20 luglio 2022

Il Vangelo del Giovedì 21 Luglio 2022

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

San Lorenzo da Brindisi, sacerdote e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne piene di crepe.

Dal libro del profeta Geremìa (2,1-3.7-8.12-13)

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Va’ e grida agli orecchi di

Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell’affetto della

tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi

seguivi nel deserto, in terra non seminata.

Israele era sacro al Signore, la primizia del suo raccolto; quanti osavano

mangiarne, si rendevano colpevoli, la sventura si abbatteva su di loro.

Oracolo del Signore.

Io vi ho condotti in una terra che è un giardino, perché ne mangiaste

i frutti e i prodotti, ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia

terra e avete reso una vergogna la mia eredità.

Neppure i sacerdoti si domandarono: “Dov’è il Signore?”.

Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati

contro di me, i profeti hanno profetato in nome di Baal e hanno seguito

idoli che non aiutano.

O cieli, siatene esterrefatti, inorriditi e spaventati.

Oracolo del Signore.

Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me,

sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe,

che non trattengono l’acqua».

Parola di Dio.

Vangelo

Parte del seme cadde sulla terra buona e diede frutto.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,10-17) anno pari.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro

parli con parabole?».

Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli,

ma a loro non è dato.

Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non

ha, sarà tolto anche quello che ha.

Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo

non ascoltano e non comprendono.

Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non

comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete.

Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri

di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino

con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.

Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.

In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi

guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le parabole hanno un ruolo ben preciso nella predicazione del Signore;

servono a incuriosire, a catturare l’attenzione, ma soprattutto hanno il

compito di provocare una risposta nel cuore di chi ascolta.

Cosa faremmo noi di fronte a questi racconti tratti dalla quotidianità?

Come ci comporteremo al posto del protagonista della storiella?

Era questo lo scopo delle parabole, dunque, il Signore non ha nessuna

dottrina nascosta a cui soltanto i privilegiati possono accedere.

Eppure, Egli dice anche che i suoi discepoli hanno un accesso particolare alle

sue Parole; essi, infatti, hanno il Maestro con loro che gli spiega il significato

nascosto del suo insegnamento.

Per tale motivo sono davvero beati, perché il Signore stesso, sapienza infinita,

li porta a comprendere la verità e la santità della sua Parola.

Questo, per loro, è evidentemente anche una responsabilità; ricevere di più è

sottintesa anche la necessità di portare più frutto.

E per noi?

Per noi amici, è la stessa cosa, se abbiamo la fortuna di comprendere la Parola

del Signore e riuscire a trasmetterla agli altri, dobbiamo portare molto frutto,

perciò, facciamoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonaci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.