Della 29° settimana
del Tempo Ordinario.
S. Antonio Maria
Claret, vescovo.
1° Lettura dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,19-23)
Fratelli, parlo un
linguaggio umano a causa della vostra debolezza.
Come infatti avete
messo le vostre membra a servizio dell’impurità e
dell’iniquità, per
l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio
della giustizia, per
la santificazione.
Quando infatti eravate
schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
Ma quale frutto
raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate?
Il loro traguardo
infatti è la morte.
Ora invece, liberati
dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per
la vostra
santificazione e come traguardo avete la vita eterna.
Perché il salario del
peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna
in Cristo Gesù, nostro
Signore.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(12,49-53) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla
terra, e quanto vorrei
che fosse già acceso!
Ho un battesimo nel
quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché
non sia compiuto!
Pensate che io sia
venuto a portare pace sulla terra?
No, io vi dico, ma
divisione.
D’ora innanzi, se in
una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre
contro due e due
contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro
padre, madre contro
figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora
contro suocera».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Sono venuto a portare il fuoco,
dice il Signore.
Il fuoco che incendia, che
purifica, che divora, che illumina.
Il fuoco che divampa e contagia.
E parla di guerra, di lotte, di incomprensioni
fra membri della famiglia in nome suo.
E di un battesimo.
Non più quello del Battista, no.
Un battesimo grondante sangue, un
battesimo dolorante, un battesimo crocefisso.
Sì, tremo davanti a queste
parole.
Tremo guardando le nostre
assonnate assemblee, le nostre piccole meschinità
parrocchiali, le nostre solenni e
noiose pompe liturgiche.
E le riunioni pastorali per
decidere la data della prima comunione e le piccole
guerre per la preparazione del
presepe, e le polemiche fra movimenti cattolici.
Dov’è il fuoco che brucia?
Dov’è l’ansia che divora?
La passione per l’annuncio?
Leggo e tremo, leggo e prego il
Signore di aiutarmi a crescere, non voglio cadere
nella tentazione di rispondere
alle varie provocazioni, per le verità che scrivo.
Leggo e prego, perché il Signore
di aiutarmi a crescere nella passione per il Regno,
come ha saputo fare Lui e, per
questo prego continuamente.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.