Della 17° settimana
del Tempo Ordinario.
Prima lettura dalla
prima lettera di san Giovanni Apostolo (4,7-16)
Carissimi, amiamoci
gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama
è stato generato da
Dio e conosce Dio.
Chi non ama non ha
conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è
manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il
suo Figlio unigenito,
perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l'amore:
non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato
noi e ha mandato il
suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci
ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Nessuno mai ha visto
Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e
l'amore di lui è
perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui
ed egli in noi: egli
ci ha donato il suo Spirito.
E noi stessi abbiamo
veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio
come salvatore del
mondo.
Chiunque confessa che
Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.
E noi abbiamo
conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi
rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(10,38-42 anno pari.
In quel tempo, mentre
erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una
donna, di nome Marta,
lo ospitò.
Ella aveva una
sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore,
ascoltava la sua parola.
Marta invece era
distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti
e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi
abbia lasciata sola a
servire?
Dille dunque che mi
aiuti».
Ma il Signore le
rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose,
ma di una cosa sola
c'è bisogno.
Maria ha scelto la
parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Marta e Maria hanno accolto il
Signore molte volte nella loro piccola abitazione
di Betania, sul monte degli
ulivi, fornendo al Maestro, stanco della Gerusalemme
che uccide i profeti, un angolo di
famiglia, un piccolo rifugio dove trovare
intimità e ascolto, un piatto
caldo e qualche sorriso.
Ci intenerisce l’idea che Dio
abbia bisogno di pace, come noi, che abbia
bisogno di riposo e di intimità!
E le due sorelle sono diventate
famose per una scenetta in cui Maria ascoltava,
rapita, le parole di Gesù mentre
Marta preparava un po' di cena.
Gesù, racconta Luca, rimprovero
bonariamente Marta, salvo poi, ne sono certo,
far alzare Maria perché
apparecchiasse la tavola assieme a sua sorella.
Marta è l’icona di una fede
attiva, concreta, che vede il bisogno ed interviene,
che sa tradurre operativamente l’amore;
di una fede che si concretizza nel servizio.
E quante “Marte” ci sono nelle
nostre parrocchie!
Fortunatamente tante amici,
perciò, prendiamo esempio da Marta,
facendoci aiutare dalla
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.