martedì 28 luglio 2020

Il Vangelo del Mercoledì 29 Luglio 2020


Della 17° settimana del Tempo Ordinario.
Prima lettura dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo (4,7-16)
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama
è stato generato da Dio e conosce Dio.
Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il
suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato
noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e
l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui
ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.
E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio
come salvatore del mondo.
Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.
E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (10,38-42 anno pari.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una
donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore,
ascoltava la sua parola.
Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi
abbia lasciata sola a servire?
Dille dunque che mi aiuti».
Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose,
ma di una cosa sola c'è bisogno.
Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Marta e Maria hanno accolto il Signore molte volte nella loro piccola abitazione
di Betania, sul monte degli ulivi, fornendo al Maestro, stanco della Gerusalemme
che uccide i profeti, un angolo di famiglia, un piccolo rifugio dove trovare
intimità e ascolto, un piatto caldo e qualche sorriso.
Ci intenerisce l’idea che Dio abbia bisogno di pace, come noi, che abbia
bisogno di riposo e di intimità!
E le due sorelle sono diventate famose per una scenetta in cui Maria ascoltava,
rapita, le parole di Gesù mentre Marta preparava un po' di cena.
Gesù, racconta Luca, rimprovero bonariamente Marta, salvo poi, ne sono certo,
far alzare Maria perché apparecchiasse la tavola assieme a sua sorella.
Marta è l’icona di una fede attiva, concreta, che vede il bisogno ed interviene,
che sa tradurre operativamente l’amore; di una fede che si concretizza nel servizio.
E quante “Marte” ci sono nelle nostre parrocchie!
Fortunatamente tante amici, perciò, prendiamo esempio da Marta,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.