lunedì 10 dicembre 2018

Il Vangelo del Martedì 11 Dicembre 2018


Della 2° settimana di Avvento.
S. Damaso 1°, papa.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (40,1-11)
Dal Vangelo secondo Matteo (18,12-14) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare?
Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le
novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che
per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di
questi piccoli si perda».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’Avvento non è solo il tempo nel quale celebriamo la gioia del popolo santo
che attende la venuta del Signore; è anche il tempo nel quale abbiamo la
possibilità di contemplare la sua stessa gioia.
Egli ama i suoi figli e per primo gioisce nel manifestarsi al suo popolo.
Quale migliore manifestazione se non quella della misericordia?
Dio è colui che non fa questione di numeri o di risultati; quello che gli interessa
davvero è che non rimanga escluso nessuno dalla festa della sua casa.
Persino coloro che ormai sono persi e che nessuno andrebbe più a cercare,
per Lui hanno valore; la sua gioia è quella di caricarsi sulle spalle coloro che
hanno perduto la via della salvezza per riportarli alla loro dignità di figli di Dio.
Se abbiamo perso la strada, tranquilli, Gesù viene a prenderci sulle sue spalle
e ci riporta all’ovile, a noi solo il compito di pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.