Della 1° settimana di Quaresima.
San Gabriele
dell'Addolorata, Religioso.
Prima Lettura
Giudica il tuo
prossimo con giustizia.
Dal libro del Levìtico
(19,1-2.11-18)
Il Signore parlò a
Mosè e disse: «Parla a
tutta la comunità
degli Israeliti dicendo
loro: "Siate
santi, perché io, il Signore,
vostro Dio, sono
santo.
Non ruberete né
userete inganno o
menzogna a danno del
prossimo.
Non giurerete il falso
servendovi del mio
nome: profaneresti il
nome del tuo Dio.
Io sono il Signore.
Non opprimerai il tuo
prossimo, né lo
spoglierai di ciò che
è suo; non tratterrai
il salario del
bracciante al tuo servizio
fino al mattino dopo.
Non maledirai il
sordo, né metterai
inciampo davanti al
cieco, ma
temerai il tuo Dio.
Io sono il Signore.
Non commetterete
ingiustizia in giudizio;
non tratterai con
parzialità il povero né
userai preferenze
verso il potente:
giudicherai il tuo
prossimo con giustizia.
Non andrai in giro a
spargere calunnie
fra il tuo popolo né
coopererai alla
morte del tuo
prossimo.
Io sono il Signore.
Non coverai nel tuo
cuore odio contro
il tuo fratello;
rimprovera apertamente
il tuo prossimo, così
non ti caricherai
d'un peccato per lui.
Non ti vendicherai e
non serberai
rancore contro i figli
del tuo popolo, ma
amerai il tuo prossimo
come te stesso.
Io sono il
Signore"».
Parola di Dio.
Vangelo
Tutto quello che
avete fatto a uno solo di
questi miei
fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo
Matteo (25,31-46) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio
dell'uomo verrà nella sua
gloria, e tutti gli
angeli con lui, siederà sul
trono della sua
gloria.
Davanti a lui verranno
radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni
dagli altri, come il pastore
separa le pecore dalle
capre, e porrà le pecore
alla sua destra e le
capre alla sinistra.
Allora il re dirà a
quelli che saranno alla
sua destra:
"Venite, benedetti del Padre
mio, ricevete in
eredità il regno preparato
per voi fin dalla
creazione del mondo,
perché ho avuto fame e
mi avete dato
da mangiare, ho avuto
sete e mi avete
dato da bere, ero
straniero e mi avete
accolto, nudo e mi
avete vestito, malato
e mi avete visitato,
ero in carcere e siete
venuti a
trovarmi".
Allora i giusti gli
risponderanno: "Signore,
quando ti abbiamo
visto affamato e ti
abbiamo dato da
mangiare, o assetato
e ti abbiamo dato da
bere?
Quando mai ti abbiamo
visto straniero e ti
abbiamo accolto, o
nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo
visto malato o in
carcere e siamo venuti
a visitarti?".
E il re risponderà
loro: "In verità io vi
dico: tutto quello che
avete fatto a uno
solo di questi miei
fratelli più piccoli,
l'avete fatto a
me".
Poi dirà anche a
quelli che saranno alla
sinistra: "Via,
lontano da me, maledetti,
nel fuoco eterno,
preparato per il diavolo
e per i suoi angeli,
perché ho avuto fame
e non mi avete dato da
mangiare, ho
avuto sete e non mi
avete dato da bere,
ero straniero e non mi
avete accolto,
nudo e non mi avete
vestito, malato
e in carcere e non mi
avete visitato".
Anch'essi allora
risponderanno: "Signore,
quando ti abbiamo
visto affamato o
assetato o straniero o
nudo o malato
o in carcere, e non ti
abbiamo servito?".
Allora egli risponderà
loro: "In verità
io vi dico: tutto
quello che non avete
fatto a uno solo di
questi più piccoli,
non l'avete fatto a
me".
E se ne andranno:
questi al supplizio
eterno, i giusti
invece alla vita eterna».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Nell’ultimo giudizio, tutti i
nostri bei
pensieri, le nostre aspirazioni
spirituali
e le nostre buone intenzioni non
avranno
nessun peso.
Gesù valuterà il comportamento di
ognuno
di noi semplicemente in base a
quanto
abbiamo fatto o non fatto nei
confronti
dei fratelli.
Cioè gli altri, quelli che ci
vivono accanto
e che hanno bisogno di noi.
Dunque, se tutte le nostre
velleità spirituali
e le nostre preghiere ci portano
ad amare di
più e meglio gli altri, siamo
sulla buona strada.
Ma se ciò non avviene, stiamo
correndo un
grosso pericolo; stiamo infatti
rischiando
di perdere di vista l’essenziale,
che è
l’amore per Dio manifestato
attraverso
l’amore per gli altri.
L’attenzione a questo aspetto
fondamentale
della nostra vita di credenti ci
permette di
camminare sulla via di Dio, senza
pericolosi
fraintendimenti, ci facciamo
aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.