Della 4° settimana del Tempo di Pasqua.
Santa Caterina da
Siena, vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa.
Prima Lettura
Il sangue di Gesù
ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di
san Giovanni apostolo (1,5-2,2)
Figlioli miei, questo
è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi
annunciamo: Dio è luce
e in lui non c'è tenebra alcuna.
Se diciamo di essere
in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo
bugiardi e non
mettiamo in pratica la verità.
Ma se camminiamo nella
luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli
uni con gli altri, e
il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere
senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.
Se confessiamo i
nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci
i peccati e
purificarci da ogni iniquità.
Se diciamo di non
avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi
scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato,
abbiamo un Paràclito
presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.
È lui la vittima di
espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche
per quelli di tutto il
mondo.
Parola di Dio.
Vangelo
Hai nascosto queste
cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo
Matteo (11,25-30) anno dispari.
In quel tempo Gesù
disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,
perché hai nascosto
queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché
così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a
me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre,
e nessuno conosce il
Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti
che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo
sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore,
e troverete ristoro
per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è
dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Prega con noi oggi Caterina la
senese che, insieme a frate Francesco poverello
veglia sulla nostra Italia
sbiadita e corrotta e umiliata, finché torni ad essere quella
terra di santi che tanto bene ha
fatto all’umanità.
Caterina emerge come un gigante
nella rissosa Chiesa del Trecento, dilaniata da
scismi e da guerre fra principi
sé-dicenti cristiani.
Lo Spirito Santo, non riuscendo a
influenzare nemmeno i papi, secondo il suo stile
invia i suoi abbondanti doni ad
una ragazzina di Siena, una dei venticinque figli di
un buon uomo, gran lavoratore.
Caterina è determinata fin dalla
sua fanciullezza; dotata di un forte temperamento
riesce ad evitare i matrimoni
combinati dai famigliari e ad entrare nel neonato ordine
domenicano ma da terziaria, cioè
restando nel mondo.
La piccola Caterina, in un mondo
di maschi, alza forte la sua voce; le sue lettere al
papa sono ancora oggi un punto di
riferimento per chi voglia conoscere le cose di Dio.
Lei, illetterata e analfabeta,
diventa punto di riferimento per tutti i regnanti d’Europa
e grande fustigatrice delle
incoerenze cristiane e papali.
Chiediamo al Signore, oggi, di
continuare a mandare donne di questa tempra, nel mondo
e nella Chiesa, che sappiano
rinvigorire la nostra fede annacquata e impoverita.
Che il fuoco dell’amore di Cristo
torni a divampare nei cuori dei cristiani italiani e farli
ritornare alla fede ed alla
preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.