venerdì 4 marzo 2016

Il Vangelo del Sabato 5 Marzo 2016

1° Lettura dal libro del profeta Osèa (6,1-6)
Dal Vangelo secondo Luca (18,9-14) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per
alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti
e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio
a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio,
ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri,
ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto
quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava
nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto
dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua
giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato,
chi invece si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La preghiera è un’esperienza talmente gratuita, che mercificarla
o misurarla sulle buone azioni che compiamo, vantandocene
davanti a Dio, è davvero una bestemmia.
Eppure, Gesù racconta questa parabola proprio per coloro
che avevano questa presunzione interiore.
Questi sono i veri atei, cioè coloro che non credono in Dio,
quanto piuttosto in se stessi, nella propria capacità di
autogiustificarsi e salvarsi da soli.
Per essi non c’è posto nel cuore di Dio; invece, un povero
peccatore e pubblicano, consapevole dei propri peccati
esprime davanti al Signore solo una preghiera, mormorata
con le labbra e con il cuore pieno di dolore e di pentimento.
Questa preghiera commuove il cuore di Dio, che concede
prontamente il perdono.
Ecco quello che dobbiamo fare anche tutti noi; riconoscere
i nostri peccati e affidarli alla bontà del Signore per essere
perdonati, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.