venerdì 6 marzo 2015

Il Vangelo del Sabato 7 Marzo 2015

1° Lettura dal libro di Michea (7,14-15.18-20).
Dal Vangelo secondo Luca (15,1-3.11-32) anno B.
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti
i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui
riceve i peccatori e mangia con loro».
Allora egli disse loro questa parabola:
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
Il più giovane disse al padre: Padre, dammi
la parte del patrimonio che mi spetta.
E il padre divise tra loro le sostanze.
Dopo non molti giorni, il figlio più giovane,
raccolte le sue cose, partì per un paese lontano
e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne
una grande carestia ed egli cominciò a
trovarsi nel bisogno.
Allora andò e si mise a servizio di uno degli
abitanti di quella regione, che lo mandò nei
campi a pascolare i porci.
Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che
mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti
salariati in casa di mio padre hanno pane in
abbondanza e io qui muoio di fame!
Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre,
ho peccato contro il Cielo e contro di te;
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e
commosso gli corse incontro, gli si gettò al
collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo
e contro di te; non sono più degno di esser
chiamato tuo figlio.
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il
vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello
al dito e i calzari ai piedi.
Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo
e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto
ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.
E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi.
Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la
musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò
che cosa fosse tutto ciò.
Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre
ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha
riavuto sano e salvo.
Egli si arrabbiò, e non voleva entrare.
Il padre allora uscì a pregarlo.
Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da
tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando,
e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa
con i miei amici.
Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi
averi con le prostitute è tornato, per lui hai
ammazzato il vitello grasso.
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me
e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa
e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto
ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Parola del Signore.
Nonostante le ripetute infedeltà e i tradimenti nei
confronti di Dio, ad Israele non è mai mancata la fiducia
nella grande misericordia di Dio nei suoi confronti.
Perché il Signore è come un pastore per il suo popolo;
Egli sa cosa è meglio per loro, anche quando sembra
che lo punisca o permette loro qualche tribolazione.
Anche noi dobbiamo crescere, in questa Quaresima,
nella consapevolezza che la misericordia di Dio è più
grande del nostro peccato; basta credere fermamente.
Perciò ogni volta che comprendiamo di aver sbagliato
e di esserci allontanati da Dio, iniziamo un cammino
di ritorno alla casa di Dio, e Lui non riesce a
trattenere le lacrime.
Chissà quante volte abbiamo fatto piangere il Signore!
Ma a volte Dio piange anche di gioia e di commozione
per tutti coloro che, confusi ed umiliati, torniamo
presso di Lui.
Vogliamo essere anche noi come il figliol prodigo?
Non abbiamo che una cosa da fare; pentiti delle volte
che con il peccato gli abbiamo voltato le spalle,
ritorniamo alla casa del Padre.
Vedremo le sue lacrime di gioia.
Perciò, la cosa più giusta da fare è pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.