martedì 7 novembre 2023

Il Vangelo del Mercoledì 8 Novembre 2023

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

San Goffredo di Amiens, Vescovo.

Prima Lettura

Pienezza della Legge è la carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (13,8-10)

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno,

se non dell’amore vicendevole; perché

chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.

Infatti: «Non commetterai adulterio, non

ucciderai, non ruberai, non desidererai»,

e qualsiasi altro comandamento, si

ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo

prossimo come te stesso».

La carità non fa alcun male al prossimo:

pienezza della Legge infatti è la carità.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi non rinuncia a tutti i suoi averi,

non può essere mio discepolo.

Dal Vangelo secondo Luca (14,25-33 anno dispari.

In quel tempo, una folla numerosa

andava con Gesù.

Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene

a me e non mi ama più di quanto ami suo

padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli,

le sorelle e perfino la propria vita, non

può essere mio discepolo.

Colui che non porta la propria croce e non

viene dietro a me, non può essere mio discepolo.

Chi di voi, volendo costruire una torre, non

siede prima a calcolare la spesa e a vedere

se ha i mezzi per portarla a termine?

Per evitare che, se getta le fondamenta e

non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro

che vedono comincino a deriderlo, dicendo:

“Costui ha iniziato a costruire, ma non è

stato capace di finire il lavoro”.

Oppure quale re, partendo in guerra contro

un altro re, non siede prima a esaminare se

può affrontare con diecimila uomini chi gli

viene incontro con ventimila?

Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli

manda dei messaggeri per chiedere pace.

Così chiunque di voi non rinuncia a tutti

i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Questo è uno di quei Vangeli che vorremmo

eliminare; esigente, certo, ma interpretato

anche in maniera fuorviante, purtroppo.

Come può Dio che è l’amore, chiedermi

di odiare le cose che più amo, come può

il Dio di ogni compassione indossare la

maschera orribile del Moloch che

chiede di odiare?

Calma, e cerchiamo di capire.

È una bella lingua, l’ebraico, con qualche

strana forma grammaticale, per dire che

una ragazza è bellissima, si dice che

non è brutta!

Gesù, per dire di amare Lui più di ogni

altra cosa, chiede di odiare i nostri figli!

Chiarito l’inghippo grammaticale, resta

da prendere sul serio la presunzione di Gesù.

Chi è quest’uomo che pretende di poter

colmare il nostro cuore?

Quando grande dev’essere l’incontro

con Dio se afferma che anche le gioie

più grandi che un uomo può provare,

l’amore per una donna, ad esempio,

sono poca cosa rispetto a quelle gioie

che egli può dare?

È una grande sfida, quella del Maestro,

sfida da accogliere, sfida da vivere.

Facciamo bene i nostri calcoli, allora,

guardiamo in chi o in che cosa abbiamo

investito nella nostra vita ed eventualmente

correggiamo il tiro.

Sediamoci con calma al tavolino della

nostra coscienza e vediamo se abbiamo

investito bene le nostre energie, per non

fare come quel tale che inizia a costruire

una faraonica villa fermandosi alle solette.

Sediamoci, amici, e facciamo un pò di

conti, chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.