martedì 22 ottobre 2019

Il Vangelo del Mercoledì 23 Ottobre 2019


Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
S. Giovanni  da Capestrano, sacerdote.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,12-18)
Fratelli, il peccato non regni più nel vostro corpo mortale, così da
sottomettervi ai suoi desideri.
Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma
offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra
a Dio come strumenti di giustizia.
Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge,
ma sotto la grazia.
Che dunque?
Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia?
È assurdo!
Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli,
siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte,
sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia?
Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito
di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati.
Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (12,39-48) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo:
se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe
scassinare la casa.
Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il
Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che
il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a
tempo debito?
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così.
Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e
cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,
il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora
che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito
secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non
conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà
richiesto molto di più».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le parabole del ritorno del padrone sono per chi non crede, per chi non è
discepolo, o per noi?
La domanda, solo apparentemente ingenua, è gravida di conseguenze.
Pietro, e noi con lui ci aspettiamo una risposta negativa; no, non è per noi che
già crediamo, non è per noi che meditiamo tutti i giorni la Parola, non è per
noi che siamo già discepoli.
È per gli altri che non sanno, per i cristiani tiepidi, per quelli che snobbano l’annuncio.
Noi, in fondo, modestamente, qualcosa abbiamo capito, ci siamo attivati con
fatica, e cerchiamo di custodire la fede.
L’invito alla vigilanza, però, è anzitutto per noi che pensiamo di essere a posto.
E lo siamo, oggettivamente, siamo nella condizione di potere accogliere in
pienezza il Signore.
Come i farisei, e i sadducei, e i dottori della Legge.
La provocazione di Gesù è urticante; a volte sono proprio gli uomini e le donne
di religione, i devoti a non essere presenti quando Dio viene, purtroppo,
e logicamente perdono il momento.
E noi come siamo amici?
Speriamo di essere vigili e attenti alla Parola, facendoci aiutare dalla Preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.