domenica 31 dicembre 2017

Il Vangelo del Lunedì 1 Gennaio 2018

Maria Santissima Madre di Dio.
1° Lettura dal libro dei Numeri 6, 22-27)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (4,4-7)
Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21) anno pari.
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria
e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia.
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che
avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu
messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse
concepito nel grembo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La maternità divina di Maria si realizza su due piani; su un piano fisico
e su un piano spirituale.
Maria è Madre di Dio non solo perché l’ha portato fisicamente nel grembo,
ma anche perçhé l’ha concepito prima nel cuore, con la fede.
Noi non possiamo, naturalmente, imitare Maria nel primo senso, generando
di nuovo Cristo, ma possiamo imitarla nel secondo senso, che è quello della fede.
Come si diventa, in concreto, madre di Gesù, ce lo ha indicato lui stesso
nel Vangelo; ascoltando la Parola e mettendola in pratica (Lc 8,21).
Anche noi siamo invitati a far parte di quella categoria di poveri e umili, che,
come Maria, concepiscono Cristo quando lo amano in sincerità di cuore e
con rettitudine di coscienza; e lo danno alla luce quando compiono opere
sante che lo manifestano al mondo.
Coraggio allora, imitiamo Maria, e come Lei diamo alla luce Cristo,
attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


sabato 30 dicembre 2017

Il Vangelo di Domenica 31 Dicembre 2017

Ottava di Natale.
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
1° Lettura dal libro della Gènesi (15,1-6;21,1-3)
2° Lettura dalla lettera agi Ebrei (11,8.11-12.17-19)
Dal Vangelo secondo Luca (2,22-40) anno B.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la
legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme
per presentarlo al Signore-come è scritto nella legge del Signore: «Ogni
maschio primogenito sarà sacro al Signore»-e per offrire in sacrificio una
coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio,
che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.
Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza
prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il
bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli
lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore,
che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno
visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti
alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la
caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione-e
anche a te una spada trafiggerà l'anima-, affinché siano svelati i pensieri
di molti cuori».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser.
Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo
matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni.
Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni
e preghiere.
Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava
del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero
ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di
Dio era su di lui.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
In questo brano vi sono due elementi che apparentemente si contraddicono,
ma che in realtà si completano a vicenda.
Anzitutto, Giuseppe e Maria offrono delle tortore, che era l’offerta dei poveri.
Eppure, in questo contesto di estrema semplicità, Cristo luce del mondo
porta uno squarcio potente di chiarore nelle tenebre del mondo.
È proprio questo lo stile di Dio; Egli rivela le più grandi verità attraverso
mezzi ordinari e poveri, affinché si possa capire che è proprio la sua opera
di salvezza che tocca gli uomini, e non le capacità umane.
Dunque, contempliamo questa scena nella quale Gesù viene presentato
a noi come luce che illumina persino le tenebre della nostra anima.
Non dobbiamo aver paura se abbiamo da offrirgli solo la nostra debolezza
e la nostra miseria.
Sono proprio quelle che Lui cerca per trasformarle in grazia.
Sicuramente faremo tanta fatica, ma con la preghiera ci sarò più facile.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

venerdì 29 dicembre 2017

Il Vangelo del Sabato 30 Dicembre 2017

6° giorno fra l’ottava di Natale.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,12-17)
Dal Vangelo secondo Luca (2,36-40) anno B.
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.]
C'era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser.
Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo
matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni.
Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni
e preghiere.
Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del
bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero
ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio
era su di lui.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Una donna rimasta vedova in giovane età che passa il suo tempo dando
una mano alle faccende domestiche (le uniche concesse ad una donna!)
nel ricostituito tempio di Gerusalemme.
È bellissimo il fatto che fra i pochi che accolgono Dio ci siano proprio loro!
Le tante "Anna" che ancora tengono duro e che garantiscono un minimo di
continuità con il passato. Il Signore non ha la puzza sotto il naso, non vuole
la novità a tutti i costi, non vuole accanto a sé solo persone dinamiche e
giovani; anche le persone anziane sanno vivere con verità la grande novità
della nascita di Dio.
Così il Signore ci è accanto in ogni momento della nostra vita.
Allora, sorelle e fratelli anziani che, come Simeone e Anna frequentate
assiduamente il tempio, sappiate che la nostra presenza e il nostro servizio
sono preziosi agli occhi di Dio.
Dimoriamo perciò, nella fede e nella gioia natalizia attraverso la preghiera!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 28 dicembre 2017

Il Vangelo del Venerdì 29 Dicembre 2017

5° giorno fra l’ottava di Natale.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,3-11)
Dal Vangelo secondo Luca (2,22-35) anno B.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la
legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme
per presentarlo al Signore-come è scritto nella legge del Signore: «Ogni
maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una
coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio,
che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.
Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte
senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il
bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli
lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare,
o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei
occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce
per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la
caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione-e
anche a te una spada trafiggerà l'anima-, affinché siano svelati i pensieri
di molti cuori».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
C’è sempre chi ha un cuore attento che non si lascia sviare dal rumore e
dalle apparenze che stordiscono la mente.
Simeone è uno di questi; nonostante la sua vecchiaia, egli ha fiducia nelle
parole di Dio, che hanno promesso la venuta del Salvatore.
Alla fiducia egli aggiunge la capacità di attendere con pazienza; quando
ci sono questi atteggiamenti, non si può non vedere la manifestazione di
Dio nella propria storia, oltre che in quella degli altri. 
Giuseppe e Maria ascoltano la profezia che li riguarda e, dal canto loro,
aprono il cuore a tali parole, anche se non ne comprendono ancora
appieno la portata.
Questo è quanto ci viene richiesto; apriamo il cuore alla Parola di Gesù, anche
se non la capiamo tutta; perché se la meditiamo, essa sarà la nostra luce.
Sicuramente non sarà facile, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 27 dicembre 2017

Il Vangelo del Giovedì 28 Dicembre 2017

Ottava di Natale.
Santi Innocenti martiri.
1° Lettura dalla 1° lettera di san Giovanni apostolo (1,5-2,2)
Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-18) Natale del Signore.
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno
a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi
in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare
il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto,
dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato
detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e
mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo
territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva
appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele
piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La vita di Gesù, sin dai primi mesi, è tutt'altro che facile.
Egli è costretto a fuggire come un profugo, lontano dalla sua terra, perché
la furia omicida del monarca si sta per abbattere sulla sua terrai.
Così è da sempre; sono sempre gli innocenti che pagano la follia dei potenti.
Eppure, Dio sa e conosce quando è il momento di manifestare la sua giustizia.
Ci vuole fede, è vero, per non perdersi di fronte a tanto dolore innocente;
allora, è necessario tenere sempre gli occhi puntati su Gesù e sulla sua
vicenda per essere capaci di interpretare la storia e le ingiustizie che
spesso ci sembra di vedere attorno a noi.
Se anche noi abbiamo dovuto subire tali ingiurie, non dobbiamo temere;
Egli sarà il nostro giusto giudice.
Perciò, non dobbiamo temere, ma solo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 26 dicembre 2017

Il Vangelo del Mercoledì 27 Dicembre 2017

Ottava di Natale.
San Giovanni apostolo ed Evangelista.
1° Lettura dalla lettera di san Giovanni apostolo (1,1-4)
Dal Vangelo secondo Giovanni (20,2-8) anno pari.
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da
Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse
loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo
dove l'hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce
di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro
e osservò i teli posati là, e il sudario-che era stato sul suo capo-non posato
là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro,
e vide e credette.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Giovanni rappresenta la schiera di tutti coloro che hanno con il Signore un
rapporto profondo, che tocca le profondità del proprio essere.
Quanti santi, dopo di lui, hanno avuto la stessa esperienza di Gesù; per essi,
il Signore non era un'idea, o un concetto da ricordare.
Era una persona viva, l’amico più intimo e l’amato da accogliere
nella propria vita.
Tanti cristiani, quando si tratta di correre per Gesù, diventano
improvvisamente pigri e svogliati; per essi Cristo è soltanto un’idea
astratta che serve a ricordare loro delle regole da tenere a mente, più che
una persona viva con la quale relazionarsi.
Questo brano ci invita a guardarci dentro per rispondere sinceramente
a questa domanda; chi è davvero Gesù per noi?
A noi la risposta.
Spero sia, Gesù è il mio tutto, altrimenti non abbiamo ancora
capito niente del Signore.
Se è così, ci serve tanta preghiera per capire.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


lunedì 25 dicembre 2017

Il Vangelo del Martedì 26 Dicembre 2017

Ottava di Natale.
Santo Stefano primo martire.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (6,8-10.12;7,54-60)
Dal Vangelo secondo Matteo (10,17-22) anno B
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché
vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete
condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza
a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa
direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete
voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad
accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
Parola del Signore.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il destino del discepolo non può essere diverso da quello del suo Signore.
Questo Gesù lo mette subito in chiaro per evitare che gli apostoli si facciano
idee sbagliate riguardo la loro missione e il loro destino.
Se essi credono di ottenere riconoscimenti e lodi dal mondo, per il fatto che
sono di Cristo, hanno davvero sbagliato; il suo è stato destino di rifiuto
e apparente fallimento.
Quanto potrà essere diverso il loro dal suo?
Eppure, proprio qui è il segreto del vero discepolato; quando si accetta questo
dinamismo nella nostra vita, come ha fatto Stefano, allora anche con le nostre
apparenti sconfitte e persecuzioni diamo gloria a Dio, e solo allora siamo
veramente utili al Signore e alla sua causa.
Sicuramente non sarà facile, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

domenica 24 dicembre 2017

Il Vangelo del Lunedì 25 Dicembre 2017

Santo Natale.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (52,7-10)
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (1,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) anno B.
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle
tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti
credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo
non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli
che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da
volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo
contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal
Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui
che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero
per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del
Padre, è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La luce è venuta nel mondo, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Questo significa che, anche nel gaudio del Natale; non dobbiamo mai
dimenticare il dramma del rifiuto dell’uomo, il quale ha anche la libertà
di rifiutare Dio e suo figlio Gesù.
Questo è davvero tremendo, soprattutto se pensiamo che Dio non vuole
nulla, se non la nostra felicità e realizzazione.
Per coloro che invece si lasciano illuminare dalla sua presenza, la vita
rivela significati nuovi e più pieni.
Ma dipende sempre dalla nostra volontà di accoglierlo; per questo, non
sprechiamo l’occasione di grazia che ci viene donata anche in questo
Natale, ma approfittiamo della bontà di Dio!
Sarà la maniera migliore per fare festa al Bambino Santo che è venuto
tra noi lodandolo e pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Santo Natale a tutti voi Fausto.