lunedì 31 luglio 2017

Il Vangelo del Martedì 1 Agosto 2017

Sant'Alfonso Maria dè Liguori.
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (33,7-11; 34,5-9.28)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,36-43) anno dispari.
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si
avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno.
La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo.
La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli.
Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà
alla fine del mondo.
Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo
regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno
nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.
Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Una delle opere più frequenti del diavolo è di porre discordia nella Chiesa,
a vari livelli.
Quante volte persino le esperienze più belle, i gruppi più impegnati e le
parrocchie più attive sono vittime di questa malattia, che distrugge e rovina
anche i frutti più belli?
Eppure, Gesù non sembra preoccuparsene, né tantomeno si fa problema di
quest'opera di disturbo e di interferenza.
Piuttosto, Egli raccomanda una grande costanza nel compiere il bene senza
stancarsi né scoraggiarsi per quanto accade attorno a noi; il bene che
compiamo e l'amore che riusciamo a donare agli altri è la migliore dimostrazíone
che niente può fermare la forza del regno di Dio, nemmeno il diavolo.
Allora, non dobbiamo temere se vediamo crescere attorno a noi la zizzania della
discordia e del sospetto, ma continuare a lavorare con passione per la sua causa,
aiutandoci però, con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

domenica 30 luglio 2017

Il Vangelo del Lunedì 31 Luglio 2017

Sant’Ignazio di Loyola.
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (32,15-24.30-34)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,31-35) anno dispari.
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei
cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo.
Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle
altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono
a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna
prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse
se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del
profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste
fin dalla fondazione del mondo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La natura è piena di esempi di come certe cose, apparentemente piccole ed
insignificanti possiedono in sé una forza tale che stupiscono chi le osserva.
Un granello di senapa ed un pugnetto di lievito sono gli esempi più quotidiani
e feriali a cui potremmo pensare.
Proprio per questo, Gesù se ne serve proprio per far capire quale sia la
caratteristica del regno di Dio.
Esso è una realtà così normale e nascosta che non attrae gli sguardi curiosi
dei più, ma, con il tempo e la pazienza cresce a dismisura proprio come il
granello diventa albero.
Possiamo essere anche noi fermento di amore e di riconciliazioni per tutti
coloro che si avvicinano a noi.
Anche loro potranno sperimentare la grande forza del regno di Dio che
ha delle leggi e si espande con un criterio differente da quelli umani.
Non sarà sempre semplice, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


sabato 29 luglio 2017

Il Vangelo di Domenica 30 Luglio 2017

Della 17° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal primo libro dei Re (3,5.7-12)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,28-30)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,44-52) anno A.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un
tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di
gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle
preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi
e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie
ogni genere di pesci.
Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono
i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Così sarà alla fine del mondo.
Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella
fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?».
Gli risposero: «Sì».
Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei
cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove
e cose antiche».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Forse l’iniziativa dell'uomo che va a comprare il campo non è del tutto
onesta; eppure Gesù utilizza quest’immagine per far capire che quando
si trova il regno di Dio si è disposti a fare qualsiasi cosa.
Ma qual è la garanzia di non essersi sbagliati?
È Gesù stesso che la evidenzia; la gioia.
L'uomo è pino di gioia perché finalmente ha trovato qualcosa che può
dare una vera svolta alla sua vita.
Si può dire lo stesso di tanti cristiani?
Che gioia ci può essere se molti ancora si danno alla pratica della fede
come se fosse un dovere, nella paura dell’inferno e per mettersi
a posto la coscienza?
Che incontro vero e gioioso si può fare con il regno di Dio se abbiamo
ancora un rapporto clientelare con il Signore Gesù?
Forse, dobbiamo cercare con più impegno.
Certo, e non sarà facile, perciò, aiutiamoci a cercare con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


venerdì 28 luglio 2017

Il Vangelo del Sabato 29 Luglio 2017

Santa Marta.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (4,7-16)
Dal Vangelo secondo Giovanni (11,19-27) anno dispari.
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle
per il fratello.
Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece
stava seduta in casa.
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non
sarebbe morto!
Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà».
Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?».
Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui
che viene nel mondo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore chiede a Marta un grande; atto di fiducia nella sua potenza.
La donna, infatti; è chiamata ad accogliere un modo di credere in Dio
totalmente differente da quello che aveva; la fede nella risurrezione dei morti
era un dato certo per lei, secondo la tradizione religiosa del suo tempo.
Ma Gesù le chiede un atto di fede ancora più grande; Egli le dice che è Lui
la risurrezione e la vita, e suo fratello già vive in lui, unito al mistero della
sua stessa morte e risurrezione, che Lazzaro ha in qualche modo già anticipato.
Marta deve fare un vertiginoso salto nel buio e credere nella parola di Gesù.
Per questo la donna diviene modello di fede ed di santità; chiediamo a Marta
di Betania la luce e la forza per credere nel Signore, anche di fronte alla morte.
Certamente non è facile, ma possiamo aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 27 luglio 2017

Il Vangelo del Venerdì 28 Luglio 2017

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (20,1-17)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,18-23) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la
parabola del seminatore.
Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende,
viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo
è il seme seminato lungo la strada.
Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola
e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché,
appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola,
egli subito viene meno.
Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione
del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto.
Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende;
questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù osserva la realtà quotidiana e poi, attraverso dei semplici racconti,
trasmette una grande verità; il cuore dell'uomo è uno spazio misterioso,
nel quale si decidono tante cose: una delle più importanti è quale peso ed
importanza dare alla Parola di Dio.
È lì, infatti, che ci decidiamo per Dio facendo spazio alla sua Parola, oppure lo
soffochiamo in mezzo a tante altre cose che prendono, man mano, il suo posto.
Un cuore disponibile, un animo attento ed una persona semplice che le si pone
dinanzi con l’intenzione di lasciarsi guidare da essa; ecco le condizioni ideali
che permettono alla Parola di Dio di portare frutto.
Solo così essa, miracolosamente, germoglia ponendo radici forti nella vita
di chi l'accoglie.
E noi, siamo pronti ad accogliere veramente la Parola del Signore, perché
possa portare buoni frutti?
Spero proprio di si, se fatichiamo, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


mercoledì 26 luglio 2017

Il Vangelo del Giovedì 27 Luglio 2017

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (19,1-2.9-11.16-20b)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,10-17) anno dispari.
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a
loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli,
ma a loro non è dato.
Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non
ha, sarà tolto anche quello che ha.
Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo
non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non
comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri
di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si
convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò
che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate,
ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La parabola è un modo tipico orientale di narrare episodi e racconti che,
fondandosi su elementi volutamente esagerati o caratteristici, veicolano
una grande verità.
Lo scopo per cui il Maestro parla alle folle solo ed esclusivamente in
parabole è significativo; la conclusione del racconto è tale che ognuno
è interpellato a dare una risposta personale e convinta.
Per questo nel Vangelo troviamo tanti racconti di Gesù che, apparentemente,
non hanno un finale chiaro.
Il motivo è proprio questo; noi dobbiamo scrivere quel finale con le nostre
scelte, nella misura in cui ci schieriamo con Dio o contro di Lui.
Anche noi abbiamo visto cose che tanti avrebbero voluto vedere; per questo
abbiamo la responsabilità di far fruttificare con gioia la Parola in noi.
E l’unico modo per farlo è meditarla con amore, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 25 luglio 2017

Il Vangelo del Mercoledì 26 Luglio 2017

Santi Gioacchino e Anna.
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (16,1-5.9-15)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,1-9) anno dispari.
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.
Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a
sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole.
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli
e la mangiarono.
Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra;
germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò
il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono.
Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta,
il trenta per uno.
Chi ha orecchi, ascolti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La folla, attorno a Gesù, è davvero tanta.
Ma cosa c’è nel cuore delle persone che lo ascoltano?
Quale disponibilità gli danno, al di là di ogni facile entusiasmo?
Il Signore conosce perfettamente il cuore delle persone che gli stanno
davanti, per cui egli racconta una semplice parabola, ma ricca di
significato e di implicazioni sottintese.
Non basta lasciarsi trasportare dal facile entusiasmo e dal coinvolgimento
senza criterio; esso, prima o poi, finisce, per cui se non ci siamo aperti
davvero alla grazia della parola che può cambiare la nostra esistenza,
il nostro discepolato nei confronti del Maestro è molto instabile e alla
prima difficoltà esso è destinato a fallire.
Non lasciamoci guidare dall'entusiasmo, ma dalla costanza; presto ne
raccoglieremo i frutti; se facciamo fatica, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 24 luglio 2017

Il Vangelo del Martedì 25 Luglio 2017

San Giacomo.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (4,7-15)
Dal Vangelo secondo Matteo (20,20-28) anno dispari.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli
e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?».
Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno
alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io sto per bere?».
Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e
alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre
mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.
Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni
dóminano su di esse e i capi le opprimono.
Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro
servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.
Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le idee, tra gli Apostoli, evidentemente non erano così chiare, e Gesù cerca
subito di spiegare il senso della sua missione; ma nello stesso tempo
egli chiarisce anche la missione degli Apostoli.
Essi non sono chiamati a ricevere onori e gloria, poiché essi sono invitati a
rivivere nella loro vita lo stesso destino del Maestro.
Ma in fondo, dice Gesù, è questo il destino di chi decide di seguirlo da vicino;
è la logica dell’ultimo posto, del servizio nascosto e umile, senza attendersi
nulla dagli altri.
Soltanto quando gli Apostoli avranno interiorizzato tale logica, il loro
apostolato sarà efficace.
Ricordiamoci che, essere cristiano non significa avere onori e lodi; si tratta
di rinunciare al prestigio che potrebbe derivare dall'essere amici di Gesù,
per lavare i piedi agli altri.
Solo questo servi per essere veri cristiano, umiltà e amore per il prossimo,
non sarà per niente facile; solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.