mercoledì 26 febbraio 2025

Il Vangelo del Giovedì 27 Febbraio 2025

 

Della 7° settimana del Tempo Ordinario.

San Gabriele dell'Addolorata, religioso.

Prima lettura.

Non aspettare a convertirti al Signore.

Dal libro del Siràcide (5,1-10)

Non confidare nelle tue ricchezze e

non dire: «Basto a me stesso».

Non seguire il tuo istinto e la tua forza,

assecondando le passioni del tuo cuore.

Non dire: «Chi mi dominerà?», oppure:

«Chi riuscirà a sottomettermi per quello

che ho fatto?»,

perché il Signore senza dubbio farà giustizia.

Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è

successo?», perché il Signore è paziente.

Non essere troppo sicuro del perdono

tanto da aggiungere peccato a peccato.

Non dire: «La sua compassione è grande;

mi perdonerà i molti peccati», perché

presso di lui c'è misericordia e ira, e il

suo sdegno si riverserà sui peccatori.

Non aspettare a convertirti al Signore e

non rimandare di giorno in giorno,

perché improvvisa scoppierà l'ira del

Signore e al tempo del castigo sarai annientato.

Non confidare in ricchezze ingiuste: non

ti gioveranno nel giorno della sventura.

Parola di Dio.

Vangelo.

È meglio per te entrare nella vita con

una mano sola, anziché con le due

mani andare nella Geènna.

Dal Vangelo secondo

Marco (9,41-50) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Chiunque vi darà da bere un bicchiere

d'acqua nel mio nome perché siete di

Cristo, in verità io vi dico, non perderà

la sua ricompensa.

Chi scandalizzerà uno solo di questi

piccoli che credono in me, è molto

meglio per lui che gli venga messa al

collo una macina da mulino e sia

gettato nel mare.

Se la tua mano ti è motivo di scandalo,

tagliala: è meglio per te entrare nella vita

con una mano sola, anziché con le due

mani andare nella Geènna, nel fuoco

inestinguibile.

E se il tuo piede ti è motivo di scandalo,

taglialo: è meglio per te entrare nella

vita con un piede solo, anziché con i

due piedi essere gettato nella Geènna.

E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo,

gettalo via: è meglio per te entrare nel

regno di Dio con un occhio solo, anziché

con due occhi essere gettato nella Geènna,

dove il loro verme non muore e il fuoco

non si estingue.

Ognuno infatti sarà salato con il fuoco.

Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa

insipido, con che cosa gli darete sapore?

Abbiate sale in voi stessi e siate in pace

gli uni con gli altri».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Chi sono i piccoli di cui parla Gesù, in

questo brano del Vangelo secondo Marco?

Essi non son solo i bambini, ma sono

anche i deboli, quelli che sono da poco

giunti alla fede in Cristo o quelli che per

gli altri, non contano nulla; sono gli umili

e i poveri, coloro che godono dell’amicizia

particolare di Dio, perché possano fare

affidamento solo su di Lui.

In questo caso, lo scandalo ha l’effetto di

far perdere loro la fede o quel piccolo

germoglio che sta sbocciando in loro,

gettandoli nella confusione e nell’incertezza.

Gesù dice, che chi crea scandalo fa male

anzitutto a se stesso; il danno è talmente

grande che, al confronto, è meno doloroso

morire in fondo al mare con una pietra

legata al collo.

Forse non ci accorgiamo, ma basta una

parola o un gesto, uno sguardo fuori posto

o una parola sgarbata, per allontanare

coloro che, invece, il Padre ci affida e

dei quali vuole che noi ci prendiamo cura.

Egli è molto esigente quando ci consegna

i suoi piccoli, per questo non dobbiamo

mai smettere di pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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