giovedì 30 gennaio 2025

Il Vangelo del Venerdì 31 Gennaio 2025

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Bosco, Presbitero.

Prima Lettura.

Avete dovuto sopportare una lotta grande.

Non abbandonate dunque la vostra franchezza.

Dalla lettera agli Ebrei (10,32-39)

Fratelli, richiamate alla memoria quei

primi giorni: dopo aver ricevuto la luce

di Cristo, avete dovuto sopportare una

lotta grande e penosa, ora esposti

pubblicamente a insulti e persecuzioni,

ora facendovi solidali con coloro che

venivano trattati in questo modo.

Infatti avete preso parte alle sofferenze

dei carcerati e avete accettato con gioia

di essere derubati delle vostre sostanze,

sapendo di possedere beni migliori e duraturi.

Non abbandonate dunque la vostra

franchezza, alla quale è riservata una

grande ricompensa.

Avete solo bisogno di perseveranza,

perché, fatta la volontà di Dio, otteniate

ciò che vi è stato promesso.

Ancora un poco, infatti, un poco appena,

e colui che deve venire, verrà e non tarderà.

Il mio giusto per fede vivrà; ma se cede,

non porrò in lui il mio amore.

Noi però non siamo di quelli che cedono,

per la propria rovina, ma uomini di fede

per la salvezza della nostra anima.

Parola di Dio.

Vangelo.

L'uomo getta il seme e dorme; il seme

germoglia e cresce.

Come, egli stesso non lo sa.

Dal Vangelo secondo

Marco (4,26-34) anno dispari.

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]:

«Così è il regno di Dio: come un uomo

che getta il seme sul terreno; dorma

o vegli, di notte o di giorno, il seme

germoglia e cresce.

Come, egli stesso non lo sa.

Il terreno produce spontaneamente prima

lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno

nella spiga; e quando il frutto è maturo,

subito egli manda la falce, perché è

arrivata la mietitura».

Diceva: «A che cosa possiamo paragonare

il regno di Dio o con quale parabola

possiamo descriverlo?

È come un granello di senape che, quando

viene seminato sul terreno, è il più piccolo

di tutti i semi che sono sul terreno; ma,

quando viene seminato, cresce e diventa

più grande di tutte le piante dell'orto e

fa rami così grandi che gli uccelli del

cielo possono fare il nido alla sua ombra».

Con molte parabole dello stesso genere

annunciava loro la Parola, come

potevano intendere.

Senza parabole non parlava loro ma,

in privato, ai suoi discepoli spiegava

ogni cosa.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Si parla di semi, oggi, per parlare di Dio

e di Regno, di vita interiore e di

dinamiche spirituali.

Grande Gesù; di fronte a sé aveva uomini

e donne abituati a veder crescere una

spiga, un arbusto, che sapevano bene la

fatica di arare la dura terra della Giudea

o ammirare la terra feconda di Galilea.

Più difficile per noi, abituati all’asfalto

e al bitume, a timidi e depressi alberi

a segnare i grandi viali delle nostre città.

E l’invito di Gesù, oggi, è quello, dopo

avere accolto il seme della Parola che il

seminatore semina a piene mani, a lasciar

fare alla Parola il proprio corso, senza

ansie, senza fretta, senza eccessive

preoccupazioni.

Difficile a farsi, in questi nostri giorni

segnati dal tempo incalzante.

Difficile non cedere alla tentazione di

monitorare continuamente la nostra vita,

di valutarla, di porci degli obiettivi e fare

dei business, magari con i poveri migranti,

anche in parrocchie o in Diocesi.

L’invito di Gesù è chiaro; guardate alla

pazienza del contadino.

E, contro il rischio sempre serpeggiante

del trionfalismo e del gigantismo, Gesù

invita noi e la sua Chiesa a entrare nella

logica dei piccoli gesti, dei piccoli numeri,

come sa fare l’albero di senapa.

E come ha fatto san Paolo che,

occupandosi di poche comunità

e scrivendo loro dei consigli, ha nutrito

generazioni e generazioni di credenti.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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