Della 23° settimana del Tempo Ordinario.
San Pietro Claver,
sacerdote.
Prima Lettura
Un fratello viene
chiamato in giudizio dal
fratello, e per di
più davanti a non credenti!
Dalla prima lettera di
san Paolo
apostolo ai Corìnzi
(6,1-11)
Fratelli, quando uno
di voi è in lite con
un altro, osa forse
appellarsi al giudizio
degli ingiusti anziché
dei santi?
Non sapete che i santi
giudicheranno
il mondo?
E se siete voi a
giudicare il mondo, siete
forse indegni di
giudizi di minore importanza?
Non sapete che
giudicheremo gli angeli?
Quanto più le cose di
questa vita!
Se dunque siete in
lite per cose di questo
mondo, voi prendete a
giudici gente che
non ha autorità nella
Chiesa?
Lo dico per vostra
vergogna!
Sicché non vi sarebbe
nessuna persona
saggia tra voi, che
possa fare da arbitro
tra fratello e
fratello?
Anzi, un fratello
viene chiamato in giudizio
dal fratello, e per di
più davanti a non credenti!
È già per voi una
sconfitta avere liti tra voi!
Perché non subire
piuttosto ingiustizie?
Perché non lasciarvi
piuttosto privare di
ciò che vi appartiene?
Siete voi invece che
commettete ingiustizie
e rubate, e questo con
i fratelli!
Non sapete che gli
ingiusti non erediteranno
il regno di Dio?
Non illudetevi: né
immorali, né idolatri,
né adùlteri, né
depravati, né sodomìti,
né ladri, né avari, né
ubriaconi, né
calunniatori, né
rapinatori erediteranno
il regno di Dio.
E tali eravate alcuni
di voi!
Ma siete stati lavati,
siete stati santificati,
siete stati
giustificati nel nome del Signore
Gesù Cristo e nello
Spirito del nostro Dio.
Parola di Dio.
Vangelo
Passò tutta la
notte pregando e scelse
dodici ai quali
diede anche il nome
di apostoli.
Dal Vangelo secondo
Luca (6,12-19) anno pari.
In quei giorni, Gesù
se ne andò sul monte
a pregare e passò
tutta la notte pregando Dio.
Quando fu giorno,
chiamò a sé i suoi
discepoli e ne scelse
dodici, ai quali
diede anche il nome di
apostoli: Simone,
al quale diede anche
il nome di Pietro;
Andrea, suo fratello;
Giacomo, Giovanni,
Filippo, Bartolomeo,
Matteo, Tommaso;
Giacomo, figlio di
Alfeo; Simone,
detto Zelota; Giuda,
figlio di Giacomo;
e Giuda Iscariota, che
divenne il traditore.
Disceso con loro, si
fermò in un
luogo pianeggiante.
C’era gran folla di
suoi discepoli e gran
moltitudine di gente
da tutta la Giudea,
da Gerusalemme e dal
litorale di Tiro e di
Sidòne, che erano
venuti per ascoltarlo
ed essere guariti
dalle loro malattie;
anche quelli che erano
tormentati da
spiriti impuri
venivano guariti.
Tutta la folla cercava
di toccarlo, perché
da lui usciva una
forza che guariva tutti.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ogni giorno i notiziari ci
tengono
informati delle varie guerre che
ci sono
nel mondo, è una battaglia senza
fine
anche se, ormai, ci siamo
assuefatti alle
tante, troppe guerre che ancora
dilaniano
il nostro mondo inquieto.
Guerre, che tra morti, troppi, e
inquinamento
del creato, ormai è una battaglia
tutti contro
tutti, poi ci vogliono far
credere che siamo
noi a inquinare l’universo; bah!
E anche Dio, è stato nuovamente
brandito
come pretesto per contrapporre i
popoli,
per giustificare la follia
omicida recondita
del cuore dell’uomo.
E la Parola illumina la nostra
tenebra e
propone come modello di
convivenza il
sogno di Dio che è la Chiesa.
Dodici persone, simbolo della
pienezza,
dodici sono, infatti, i mesi dell’anno
e le
tribù di Israele, diverse fra
loro per
formazione, cultura e provenienza
e che,
pure, sanno stare insieme,
aiutando Dio
a sollevare l’umanità sofferente.
In un mondo che tutto contrappone
ed
esaspera siamo chiamati, come
discepoli,
a proporre una vita nuova, un
modo altro
e alto di vivere, senza cedere
alla tentazione
della battaglia senza fine, senza
fare
della diversità un ostacolo.
La Chiesa, anche la piccola e
sgangherata
comunità in cui ci troviamo a
vivere,
è chiamata ad essere quel piccolo
angolo di umanità nuova e
riconciliata
che contagia con la propria vita
il mondo
rissoso e inquieto, per questo,
preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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