mercoledì 4 settembre 2024

Il Vangelo del Giovedì 5 Settembre 2024

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Teresa di Calcutta, fondatrice.

Prima Lettura

Tutto è vostro! Ma voi siete di

Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (3,18-23)

Fratelli, nessuno si illuda. Se qualcuno tra

voi si crede un sapiente in questo mondo,

si faccia stolto per diventare sapiente,

perché la sapienza di questo mondo è

stoltezza davanti a Dio.

Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti

per mezzo della loro astuzia».

E ancora: «Il Signore sa che i progetti

dei sapienti sono vani».

Quindi nessuno ponga il suo vanto negli

uomini, perché tutto è vostro: Paolo,

Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte,

il presente, il futuro: tutto è vostro!

Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio.

Vangelo

Lasciarono tutto e lo seguirono.

Dal Vangelo secondo Luca (5,1-11) anno pari.

In quel tempo, mentre la folla gli faceva

ressa attorno per ascoltare la parola di Dio,

Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret,

vide due barche accostate alla sponda.

I pescatori erano scesi e lavavano le reti.

Salì in una barca, che era di Simone,

e lo pregò di scostarsi un poco da terra.

Sedette e insegnava alle folle dalla barca.

Quando ebbe finito di parlare, disse a

Simone: «Prendi il largo e gettate le

vostre reti per la pesca».

Simone rispose: «Maestro, abbiamo

faticato tutta la notte e non abbiamo

preso nulla; ma sulla tua parola

getterò le reti».

Fecero così e presero una quantità

enorme di pesci e le loro reti quasi

si rompevano.

Allora fecero cenno ai compagni

dell’altra barca, che venissero ad aiutarli.

Essi vennero e riempirono tutte e due

le barche fino a farle quasi affondare.

Al vedere questo, Simon Pietro si gettò

alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,

allontànati da me, perché sono un peccatore».

Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti

quelli che erano con lui, per la pesca che

avevano fatto; così pure Giacomo e

Giovanni, figli di Zebedèo, che erano

soci di Simone.

Gesù disse a Simone: «Non temere;

d’ora in poi sarai pescatore di uomini».

E, tirate le barche a terra, lasciarono

tutto e lo seguirono.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Come Pietro e Andrea, come Giacomo e

Giovanni, il Signore ci chiama a mettere

le barche della nostra vita al servizio

del Regno.

Ce lo chiede alla fine di una notte di

fatica e di delusione, non vuole apostoli

dopati e perfetti, cerca discepoli

scoraggiati ma sinceri.

Pietro guarda il falegname di Nazareth con

diffidenza; che ne sa, Lui di pesci e di lago?

Ma accetta, rischia.

Anche se siamo stanchi, anche se la nostra

vita è un mezzo fallimento, il Signore ci

chiede di fidarci della sua Parola e di

prendere il largo.

Il miracolo di Pietro è nel suo cuore;

davanti alla pesca abbondante avrebbe

potuto pensare alla fortuna del principiante.

Invece no; legge un evento normale,

come la pesca fruttuosa, come un segno.

I miracoli sono nel nostro modo di

vedere le cose.

Davanti al miracolo, Pietro accampa delle

scuse; non è capace, è un peccatore,

non è in grado, Gesù si dev’essersi

sbagliato, certamente.

No; proprio lui sta cercando, proprio noi.

E, se accettiamo l’avventura del discepolato,

Gesù ci promette di diventare pescatori

di umanità, per tirare fuori tutta l’umanità

che portiamo nel nostro cuore, per farla

emergere in chi, oggi, incontreremo,

aiutati dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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