giovedì 5 settembre 2024

Il Vangelo del Venerdì 6 Settembre 2024

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

San Zaccaria, Profeta.

Prima Lettura

Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (4,1-5)

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di

Cristo e amministratori dei misteri di Dio.

Ora, ciò che si richiede agli amministratori

è che ognuno risulti fedele.

A me però importa assai poco di venire

giudicato da voi o da un tribunale umano;

anzi, io non giudico neppure me stesso,

perché, anche se non sono consapevole di

alcuna colpa, non per questo sono giustificato.

Il mio giudice è il Signore!

Non vogliate perciò giudicare nulla prima

del tempo, fino a quando il Signore verrà.

Egli metterà in luce i segreti delle tenebre

e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora

ciascuno riceverà da Dio la lode.

Parola di Dio.

Vangelo

Quando lo sposo sarà loro tolto,

allora in quei giorni digiuneranno.

Dal Vangelo secondo Luca (5,33-39) anno pari.

In quel tempo, i farisei e i loro scribi

dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni

digiunano spesso e fanno preghiere, così

pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece

mangiano e bevono!».

Gesù rispose loro: «Potete forse far

digiunare gli invitati a nozze quando

lo sposo è con loro?

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà

loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».

Diceva loro anche una parabola: «Nessuno

strappa un pezzo da un vestito nuovo per

metterlo su un vestito vecchio; altrimenti

il nuovo lo strappa e al vecchio non si

adatta il pezzo preso dal nuovo.

E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi;

altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri,

si spanderà e gli otri andranno perduti.

Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi.

Nessuno poi che beve il vino vecchio

desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio

è gradevole!”».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù non sembra proprio un profeta e

glielo si fa notare; si comporta liberamente

nei confronti delle prescrizioni rituali, non

digiuna come il Battista, anzi è accusato

di frequentare i salotti dei ricchi e dei

pubblicani e di vivere comodamente, e di

essere un mangione e un beone.

Gesù non appare come un uomo religioso

e devoto come ce lo immaginiamo, anzi.

Quanto inganna l’apparenza!

Gesù è libero interiormente, anche dallo

stereotipo del pio israelita di ieri e di oggi.

Lui, che pure vede Dio faccia faccia, è,

nel contempo, un uomo concreto,

saldamente realista, un uomo che sa

emozionarsi, che si compromette.

I suoi interlocutori ragionano in maniera

antiquata, schematica, secondo la

tradizione che Gesù recupera e supera;

il vino nuovo del Vangelo va contenuto

in botti nuove, perché la novità può

spaccare vecchi meccanismi.

Ma quanto è duro abbandonare ciò che

si conosce per qualcosa di nuovo!

Si sa che il vino vecchio è migliore!,

pensano tutti.

E se, invece, si fosse inacidito?

Gioiamo, oggi, perché lo sposo è con noi,

perché la fede è luce e danza, non

mortificazione ma vivificazione e preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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