martedì 3 settembre 2024

Il Vangelo del Mercoledì 4 Settembre 2024

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Rosalia, vergine, eremita di Palermo.

Prima Lettura

Noi siamo collaboratori di Dio, e voi

siete campo di Dio, edificio di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (3,1-9)

Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare

a voi come a esseri spirituali, ma carnali,

come a neonati in Cristo.

Vi ho dato da bere latte, non cibo solido,

perché non ne eravate ancora capaci.

E neanche ora lo siete, perché siete

ancora carnali.

Dal momento che vi sono tra voi invidia

e discordia, non siete forse carnali e non

vi comportate in maniera umana?

Quando uno dice: «Io sono di Paolo»,

e un altro: «Io sono di Apollo», non vi

dimostrate semplicemente uomini?

Ma che cosa è mai Apollo?

Che cosa è Paolo?

Servitori, attraverso i quali siete venuti

alla fede, e ciascuno come il Signore

gli ha concesso.

Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma

era Dio che faceva crescere.

Sicché, né chi pianta né chi irriga vale

qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere.

Chi pianta e chi irriga sono una medesima

cosa: ciascuno riceverà la propria

ricompensa secondo il proprio lavoro.

Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi

siete campo di Dio, edificio di Dio.

Parola di Dio.

Vangelo

È necessario che io annunci la buona

notizia del regno di Dio anche alle altre

città; per questo sono stato mandato.

Dal Vangelo secondo Luca (4,38-44) anno pari.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga,

entrò nella casa di Simone.

La suocera di Simone era in preda a una

grande febbre e lo pregarono per lei.

Si chinò su di lei, comandò alla febbre

e la febbre la lasciò.

E subito si alzò in piedi e li serviva.

Al calar del sole, tutti quelli che avevano

infermi affetti da varie malattie li

condussero a lui.

Ed egli, imponendo su ciascuno le mani,

li guariva.

Da molti uscivano anche demòni,

gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».

Ma egli li minacciava e non li lasciava

parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.

Sul far del giorno uscì e si recò in un

luogo deserto.

Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero

e tentarono di trattenerlo perché non se

ne andasse via.

Egli però disse loro: «È necessario che

io annunci la buona notizia del regno di

Dio anche alle altre città; per questo

sono stato mandato».

E andava predicando nelle sinagoghe

della Giudea.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Se, come la suocera di Pietro, veniamo

guariti dalla febbre interiore e da ogni

oscurità, è perché il Signore vuole che

ci mettiamo al servizio gli uni degli altri.

Ad esempio del Signore Gesù, siamo

invitati ad accorgerci del tanto dolore

che ci circonda e spezzare e condividere

il pane della speranza affinché sazi

l’umanità fragile e dolorante.

Oggi, guardatevi intorno, provate a vedere

con uno sguardo diverso le persone che

avete accanto nella quotidianità.

Sapeste quanto dolore nasconde il volto

della vostra collega e quale abisso alberga

nel vostro vicino di casa!

Migliaia di uomini e donne sono travolti

dal loro limite, dai loro errori e non

conoscono la salvezza, non conoscono

il Signore, non hanno speranza!

Noi, guariti dalla febbre, ci alziamo per

servirli, senza dire grandi parole ma

amandoli nel nascondimento, pregando

per loro, carbonari della fede, portatori

di speranza.

Il Signore, vittorioso sulla morte e

sull’agire delle tenebre, ci aiuti in

questa giornata ad essere testimoni

della guarigione totale che Gesù porta

annunciando il Regno e di cui abbiamo

beneficiato e beneficiamo, aiutandoci

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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