martedì 9 aprile 2024

Il Vangelo del Mercoledì 10 Aprile 2024

 

Della 2° settimana di Pasqua.

Santi Terenzio, Africano, Massimo, Pompeo,

Alessandro, Teodoro e quaranta compagni, martiri.

Prima lettura.

Ecco, gli uomini che avete messo in carcere

si trovano nel tempio a insegnare al popolo.

Dagli Atti degli Apostoli (5,17-26)

Si levò allora il sommo sacerdote con

tutti quelli della sua parte, cioè la setta

dei sadducei, pieni di gelosia, e, presi gli

apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.

Ma, durante la notte, un angelo del

Signore aprì le porte del carcere,

li condusse fuori e disse: "Andate e

proclamate al popolo, nel tempio,

tutte queste parole di vita".

Udito questo, entrarono nel tempio sul

far del giorno e si misero a insegnare.

Quando arrivò il sommo sacerdote con

quelli della sua parte, convocarono il

sinedrio, cioè tutto il senato dei figli

d'Israele; mandarono quindi a prelevare

gli apostoli nella prigione.

Ma gli inservienti, giunti sul posto, non

li trovarono nel carcere e tornarono a

riferire: "Abbiamo trovato la prigione

scrupolosamente sbarrata e le guardie

che stavano davanti alle porte, ma,

quando abbiamo aperto, non vi

abbiamo trovato nessuno".

Udite queste parole, il comandante

delle guardie del tempio e i capi dei

sacerdoti si domandavano perplessi

a loro riguardo che cosa fosse successo.

In quel momento arrivò un tale a riferire

loro: "Ecco, gli uomini che avete messo

in carcere si trovano nel tempio a

insegnare al popolo".

Allora il comandante uscì con gli

inservienti e li condusse via, ma senza

violenza, per timore di essere lapidati

dal popolo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché

il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni (3,16-21) anno pari.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da

dare il Figlio unigenito, perché chiunque

crede in lui non vada perduto, ma abbia

la vita eterna.

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel

mondo per condannare il mondo, ma perché

il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Chi crede in lui non è condannato; ma

chi non crede è già stato condannato,

perché non ha creduto nel nome

dell'unigenito Figlio di Dio.

E il giudizio è questo: la luce è venuta

nel mondo, ma gli uomini hanno amato

più le tenebre che la luce, perché le loro

opere erano malvagie.

Chiunque infatti fa il male, odia la luce,

e non viene alla luce perché le sue opere

non vengano riprovate.

Invece chi fa la verità viene verso la luce,

perché appaia chiaramente che le sue

opere sono state fatte in Dio".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Esiste una visione demoniaca di Dio,

una visione spontanea, inconscia, che ci

fa intuire l’esistenza e la presenza di Dio

ma che, troppo spesso, si coniuga anche

con le nostre paure e le nostre inquietudini.

Dio c’è, d’accordo, ma è incomprensibile,

bizzarro, lunatico.

Potrebbe rendermi felice, ma non lo fa.

Col volto corrucciato aspetta solo che io

cada in qualche tranello per potermi

mettere in castigo.

Molti, anche cristiani!

La pensano in questo modo terribile,

nonostante Gesù, nonostante  più di

duemila anni di cristianesimo (che non

sempre ha saputo contestare questa terribile

visione di un Dio più giudice che padre).

Gesù a Nicodemo e a noi dice; non è così.

Dio desidera con tutte le sue forze la

salvezza degli uomini, vuole fortemente

che il mondo si salvi e diventa uomo per

facilitare questa salvezza.

Il dramma, però, è che l’uomo può

drammaticamente rifiutare la luce,

può assecondare la parte oscura e

tenebrosa che ha in sé, può compiere

il male in modo assoluto.

No, Dio non è un gendarme pronto a

coglierci in fallo, ma un padre che veglia

sui propri figli, con rispetto e pazienza,

desiderando per loro il bene, ma lasciandoli

nella libertà di poterlo rifiutare, preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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