mercoledì 10 aprile 2024

Il Vangelo del Giovedì 11 Aprile 2024

 

Della 2° settimana di Pasqua.

Santo Stanislao, vescovo e martire.

Prima lettura.

Di questi fatti siamo testimoni

noi e lo Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli (5,27-33)

In quei giorni, [il comandante e gli

inservienti] condussero gli apostoli e

li presentarono nel sinedrio; il sommo

sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi

avevamo espressamente proibito di

insegnare in questo nome?

Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del

vostro insegnamento e volete far ricadere

su di noi il sangue di quest'uomo».

Rispose allora Pietro insieme agli apostoli:

«Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini.

Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù,

che voi avete ucciso appendendolo a una croce.

Dio lo ha innalzato alla sua destra come

capo e salvatore, per dare a Israele

conversione e perdono dei peccati.

E di questi fatti siamo testimoni noi e

lo Spirito Santo, che Dio ha dato a

quelli che gli obbediscono».

All'udire queste cose essi si infuriarono

e volevano metterli a morte.

Parola di Dio.

Vangelo.

Il Padre ama il Figlio e gli ha dato

in mano ogni cosa.

Dal Vangelo secondo Giovanni (3,31-36) anno pari.

Chi viene dall'alto, è al di sopra di tutti;

ma chi viene dalla terra, appartiene alla

terra e parla secondo la terra.

Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.

Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure

nessuno accetta la sua testimonianza.

Chi ne accetta la testimonianza, conferma

che Dio è veritiero.

Colui infatti che Dio ha mandato dice le

parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.

Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano

ogni cosa.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi

non obbedisce al Figlio non vedrà la vita,

ma l'ira di Dio rimane su di lui.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù proferisce le parole di Dio e dona

lo Spirito senza misura.

A conclusione del lungo colloquio

notturno con Nicodemo, dottore della

legge, dopo averlo invitato a superare

i propri steccati mentali e a rinascere

dall’alto, uscendo dal pantano dottrinale

in cui si è infilato, superando le proprie

presunte certezze acquisite dall’appartenere

alla categoria dei devoti farisei, Gesù

svela la sua identità profonda; egli è

colui che dice Parole di Dio.

La Parola che Dio ha donato al suo

popolo, ora è diventata carne, azione,

emozione, incontro, relazione, rapporto.

Ha un nome e un volto; Gesù

figlio di Giuseppe.

Quanto poco conosciamo le Parole di Gesù!

Quanti cristiani incontro impregnati di

pie devozioni, che mandano preghiere

e giaculatorie a memoria ma che non

conoscono le Parole di Gesù!

Gli evangelisti annotano che la folla

pendeva dalle labbra del Signore.

Noi, invece, rischiamo di parlare di Gesù

per sentito dire, senza ascoltare, conoscere,

scrutare e meditare le sue Parole!

Prendiamoci l’impegno, in questo tempo

pasquale, di essere attenti uditori della

Parola del Maestro, di interrogarci e di

chiedere se non capiamo, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Aiutando la nostra Chiesa ad avere il

coraggio di tornare al Vangelo nudo

e crudo, tanto più sarà evidente che

abbiamo a che fare col Nazareno.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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