lunedì 8 aprile 2024

Il Vangelo del Martedì 9 Aprile 2024

 

Della 2° settimana di Pasqua.

San Massimo, vescovo.

Prima lettura.

Un cuore solo e un’anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli (4,32-37)

La moltitudine di coloro che erano

diventati credenti aveva un cuore solo

e un'anima sola e nessuno considerava

sua proprietà quello che gli apparteneva,

ma fra loro tutto era comune.

Con grande forza gli apostoli davano

testimonianza della risurrezione del

Signore Gesù e tutti godevano di

grande favore.

Nessuno infatti tra loro era bisognoso,

perché quanti possedevano campi o

case li vendevano, portavano il ricavato

di ciò che era stato venduto e lo

deponevano ai piedi degli apostoli;

poi veniva distribuito a ciascuno

secondo il suo bisogno.

Così Giuseppe, soprannominato dagli

apostoli Bàrnaba, che significa "figlio

dell'esortazione", un levita originario

di Cipro, padrone di un campo,

lo vendette e ne consegnò il ricavato

deponendolo ai piedi degli apostoli.

Parola di Dio.

Vangelo.

Nessuno è mai salito al cielo, se non colui

che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (3,7-15) anno pari.

Non meravigliarti se ti ho detto: dovete

nascere dall'alto.

Il vento soffia dove vuole e ne senti la

voce, ma non sai da dove viene né dove

va: così è chiunque è nato dallo Spirito".

Gli replicò Nicodèmo: "Come può

accadere questo?".

Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro d'Israele

e non conosci queste cose?

In verità, in verità io ti dico: noi parliamo

di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò

che abbiamo veduto; ma voi non accogliete

la nostra testimonianza.

Se vi ho parlato di cose della terra e non

credete, come crederete se vi parlerò

di cose del cielo?

Nessuno è mai salito al cielo, se non

colui che è disceso dal cielo,

il Figlio dell'uomo.

E come Mosè innalzò il serpente nel

deserto, così bisogna che sia innalzato

il Figlio dell'uomo, perché chiunque

crede in lui abbia la vita eterna.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Noi diamo retta a Gesù perché è il solo

disceso dal cielo, è colui che proviene,

cioè, dalla presenza stessa di Dio.

Le sue riflessioni non sono frutto di

ragionamento o di un’improbabile

lettura di una rivelazione scritta,

come è, invece, il caso del fariseo

Nicodemo, ma di esperienza diretta.

Gesù ci svela in maniera certa e definitiva

il vero volto del Padre e di Lui ci fidiamo.

Possiamo entrare in sintonia con le

parole del maestro solo se siamo uomini

che si lasciano abitare dallo Spirito Santo,

se siamo uomini spirituali.

Gesù ha detto tutto, noi, invece,

dobbiamo ancora capire molto.

Personalmente, facendo esperienza di

Dio (perché ogni uomo è reso capace

di Dio, dice la Scrittura) e come Chiesa,

cercando di entrare sempre più in

profondità nel mistero che è Dio.

Il tempo pasquale testimonia che non

siamo qui a parlare del passato, ma del

presente; se Gesù è risorto (vivo e

presente in mezzo a noi) lo possiamo

raggiungere qui e ora.

Rinascere dall’alto, aprirsi alla novità

dello Spirito, essere disposti a lasciarsi

raggiungere dalla novità che proviene

dalla rivelazione di Cristo sono i modi

che abbiamo di diventare

definitivamente discepoli.

Ne sa qualcosa san Paolo, che lo Spirito

ha portato su strade che egli mai avrebbe

voluto o potuto percorrere.

Per questo anche noi dobbiamo seguire

le strade che ci indica il Signore, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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