giovedì 28 settembre 2023

Il Vangelo del Venerdì 29 Settembre 2023

 

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli.

Prima Lettura

Mille migliaia lo servivano.

Dal libro del profeta Daniele (7,9-10.13-14)

Io continuavo a guardare, quand’ecco furono

collocati troni e un vegliardo si assise.

La sua veste era candida come la neve e i

capelli del suo capo erano candidi come la

lana; il suo trono era come vampe di fuoco

con le ruote come fuoco ardente.

Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi

a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila

miriadi lo assistevano.

La corte sedette e i libri furono aperti.

Guardando ancora nelle visioni notturne,

ecco venire con le nubi del cielo uno simile

a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo

e fu presentato a lui.

Gli furono dati potere, gloria e regno;

tutti i popoli, nazioni e lingue lo

servivano: il suo potere è un potere

eterno, che non finirà mai, e il suo

regno non sarà mai distrutto.

Parola di Dio.

Vangelo

Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio

salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,47-51) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che

gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco

davvero un Israelita in cui non c’è falsità».

Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».

Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti

chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto

l’albero di fichi».

Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il

Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che

ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi?

Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi

dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli

di Dio salire e scendere sopra il

Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Al nostro disincantato mondo occidentale

basato sulla scienza sperimentale manca,

molto spesso, quello sguardo di stupore

che contraddistingue invece le persone

semplici e i bambini.

Un rabbino sostiene che Dio tolse la

sapienza ai saggi e la diede ai pazzi

e ai bambini.

Così questo nostro tempo seleziona le

verità della fede col criterio del

“politicamente corretto” e del “credibile”,

buttando nella pattumiera tutto ciò che-a

parer nostro, dominatori dell’universo-stride

con il buon senso.

Parlare di angeli significa parlare di Dio,

aprirsi alla fede nell’altrove, nel di più

significa credere che non tutta la realtà

si esaurisce sotto le nostre dita.

Tra questi amici di Dio tre angeli

rivestono un ruolo fondamentale;

Michele Raffaele e Gabriele,

annunciatori, validi combattenti,

discreti compagni di strada.

Scomodiamoli nella preghiera, amici,

riscoprite il cuore di bambino sotto la

scorza di uomo disincantato del

ventunesimo secolo.

Vuoi sapere cosa pensa Dio di te?

Chiama in soccorso Gabriele, mille

volte meglio della posta celere.

Ti senti depresso e non trovi cura al

tuo malumore?

È lì per te Raffaele-medicina di Dio-che

ti guida come ha fatto discretamente

con Tobia.

Ti senti travolto dalla negatività e dalla

parte oscura della vita?

Michele è lì per te; carattere impetuoso

e combattivo non vede l’ora di fare a botte.

Ci sono amici, ci sono, provate a chiamarli,

vedrete che vengono, gente di poca fede!

È vero, amici, esistono gli angeli,

ve lo assicuro, chiamiamoli nel

bisogno attraversi la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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