martedì 18 luglio 2023

Il Vangelo del Mercoledì 19 Luglio 2023

 

Della 15° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Arsenio il Grande, eremita.

Prima Lettura

L’angelo del Signore apparve in una

fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto.

Dal libro dell'Èsodo (3,1-6.9-12)

In quei giorni, mentre Mosè stava

pascolando il gregge di Ietro, suo

suocero, sacerdote di Madian, condusse

il bestiame oltre il deserto e arrivò al

monte di Dio, l’Oreb.

L’angelo del Signore gli apparve in una

fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto.

Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per

il fuoco, ma quel roveto non si consumava.

Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a

osservare questo grande spettacolo:

perché il roveto non brucia?».

Il Signore vide che si era avvicinato per

guardare; Dio gridò a lui dal

roveto: «Mosè, Mosè!».

Rispose: «Eccomi!».

Riprese: «Non avvicinarti oltre!

Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo

sul quale tu stai è suolo santo!».

E disse: «Io sono il Dio di tuo padre,

il Dio di Abramo, il Dio di Isacco,

il Dio di Giacobbe».

Mosè allora si coprì il volto, perché

aveva paura di guardare verso Dio.

Il Signore disse: «Ecco, il grido degli

Israeliti è arrivato fino a me e io stesso

ho visto come gli Egiziani li opprimono.

Perciò va’! Io ti mando dal faraone.

Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo,

gli Israeliti!».

Mosè disse a Dio: «Chi sono io per

andare dal faraone e far uscire gli

Israeliti dall’Egitto?».

Rispose: «Io sarò con te.

Questo sarà per te il segno che io ti ho

mandato: quando tu avrai fatto uscire

il popolo dall’Egitto, servirete Dio

su questo monte».

Parola di Dio.

Vangelo

Hai nascosto queste cose ai sapienti

e le hai rivelate ai piccoli.

Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-27) anno dispari.

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode,

Padre, Signore del cielo e della terra,

perché hai nascosto queste cose ai sapienti

e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Sì, o Padre, perché così hai deciso nella

tua benevolenza.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio;

nessuno conosce il Figlio se non il Padre,

e nessuno conosce il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La conoscenza di Dio non è qualcosa che

si può acquisire intellettualmente.

C’è qualcosa che va al di là dello studio delle

cose di Dio-che pure sono importanti-o del

loro approfondimento razionale.

Quante persone sono in grado di parlare

per ore di Lui ma senza trasmettere nulla?

Dietro quelle parole non c’è una vera

esperienza di Dio; non lo hanno mai

conosciuto veramente.

La conoscenza di Dio è un dono che

viene fatto soltanto a coloro che si

riconoscono e vivono da piccoli.

È evidente che Gesù non intenda gli

ignoranti o gli ingenui; bensì si riferisce

a quelli che accolgono il dono di Dio

incondizionatamente.

È a loro che rivela i segreti che

intercorrono tra loro e il Figlio di

Dio e, li rende partecipi della sua

comunione d’amore, facendosi

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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