giovedì 20 luglio 2023

Il Vangelo del Venerdì 21 Luglio 2023

 

Della 15° settimana del Tempo Ordinario.

San Lorenzo da Brindisi,

sacerdote e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Al tramonto immolerete l'agnello;

io vedrò il sangue e passerò oltre.

Dal libro dell'Èsodo (11,10-12,14)

In quei giorni, Mosè e Aronne avevano

fatto tutti quei prodigi davanti al faraone;

ma il Signore aveva reso ostinato il cuore

del faraone, il quale non lasciò partire gli

Israeliti dalla sua terra.

Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in

terra d’Egitto: «Questo mese sarà per voi

l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo

mese dell’anno.

Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite:

“Il dieci di questo mese ciascuno si procuri

un agnello per famiglia, un agnello per casa.

Se la famiglia fosse troppo piccola per un

agnello, si unirà al vicino, il più prossimo

alla sua casa, secondo il numero delle

persone; calcolerete come dovrà essere

l’agnello secondo quanto ciascuno

può mangiarne.

Il vostro agnello sia senza difetto, maschio,

nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le

pecore o tra le capre e lo conserverete

fino al quattordici di questo mese: allora

tutta l’assemblea della comunità d’Israele

lo immolerà al tramonto.

Preso un po’ del suo sangue, lo porranno

sui due stipiti e sull’architrave delle case

nelle quali lo mangeranno.

In quella notte ne mangeranno la carne

arrostita al fuoco; la mangeranno con

àzzimi e con erbe amare.

Non lo mangerete crudo, né bollito

nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco,

con la testa, le zampe e le viscere.

Non ne dovete far avanzare fino al

mattino: quello che al mattino sarà

avanzato, lo brucerete nel fuoco.

Ecco in qual modo lo mangerete: con i

fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone

in mano; lo mangerete in fretta.

È la Pasqua del Signore!

In quella notte io passerò per la terra

d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella

terra d’Egitto, uomo o animale; così farò

giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto.

Io sono il Signore!

Il sangue sulle case dove vi troverete

servirà da segno in vostro favore: io

vedrò il sangue e passerò oltre; non vi

sarà tra voi flagello di sterminio quando

io colpirò la terra d’Egitto.

Questo giorno sarà per voi un memoriale;

lo celebrerete come festa del Signore:

di generazione in generazione lo

celebrerete come un rito perenne"».

Parola di Dio.

Vangelo

Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.

Dal Vangelo secondo Matteo (12,1-8) anno pari.

In quel tempo Gesù passò, in giorno di

sabato, fra campi di grano e i suoi

discepoli ebbero fame e cominciarono

a cogliere delle spighe e a mangiarle.

Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco,

i tuoi discepoli stanno facendo quello

che non è lecito fare di sabato».

Ma egli rispose loro: «Non avete letto

quello che fece Davide, quando lui

e i suoi compagni ebbero fame?

Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono

i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi

compagni era lecito mangiare, ma ai

soli sacerdoti.

O non avete letto nella Legge che nei

giorni di sabato i sacerdoti nel tempio

vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa?

Ora io vi dico che qui vi è uno più grande

del tempio.

Se aveste compreso che cosa significhi:

"Misericordia io voglio e non sacrifici",

non avreste condannato persone senza colpa.

Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le prospettive da cui partono Gesù e i

farisei sono diametralmente opposte.

Da un lato c’è la mentalità della Legge,

che va rispettata al di là delle persone

e delle loro necessità.

Dall’altro la mentalità di Gesù, il quale

vuole far comprendere che la sua persona

rappresenta certamente un punto di svolta

nel modo di comprendere il rapporto

tra l’uomo e Dio.

Quello che Gesù viene a dire ai suoi

contemporanei-e anche a noi-è che Dio

vuole da noi essenzialmente la misericordia.

Questo significa cambiare profondamente

le nostre convinzioni su quello che il Signore

voglia veramente da noi; le regole, anche

quelle religiose, sono importantissime.

Ma esse non devono mai scavalcare ciò

che sta più a cuore al nostro Signore;

le persone, con le loro storie e anche

le loro fragilità.

Il Signore ci chiede di fare altrettanto,

esattamente come Lui fa con noi,

facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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