lunedì 17 luglio 2023

Il Vangelo del Martedì 18 Luglio 2023

 

Della 15° settimana del Tempo Ordinario.

San Federico di Utrecht, vescovo.

Prima Lettura.

Lo chiamò Mosè perché l’aveva tratto

dalle acque; cresciuto in età, egli si

recò dai suoi fratelli.

Dal libro dell'Èsodo (2,1-15)

In quei giorni, un uomo della famiglia di

Levi andò a prendere in moglie una

discendente di Levi.

La donna concepì e partorì un figlio; vide

che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi.

Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre,

prese per lui un cestello di papiro, lo spalmò

di bitume e di pece, vi adagiò il bambino e

lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo.

La sorella del bambino si pose a osservare

da lontano che cosa gli sarebbe accaduto.

Ora la figlia del faraone scese al Nilo per

fare il bagno, mentre le sue ancelle

passeggiavano lungo la sponda del Nilo.

Ella vide il cestello fra i giunchi e mandò

la sua schiava a prenderlo.

L’aprì e vide il bambino: ecco, il

piccolo piangeva.

Ne ebbe compassione e disse: «È un

bambino degli Ebrei».

La sorella del bambino disse allora alla

figlia del faraone: «Devo andare a chiamarti

una nutrice tra le donne ebree, perché allatti

per te il bambino?». «Va’», rispose la figlia

del faraone.

La fanciulla andò a chiamare la madre

del bambino.

La figlia del faraone le disse: «Porta con

te questo bambino e allattalo per me; io

ti darò un salario».

La donna prese il bambino e lo allattò.

Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse

 alla figlia del faraone.

Egli fu per lei come un figlio e lo chiamò

Mosè, dicendo: «Io l’ho tratto dalle acque!».

Un giorno Mosè, cresciuto in età, si recò

dai suoi fratelli e notò i loro lavori forzati.

Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo,

uno dei suoi fratelli.

Voltatosi attorno e visto che non c’era

nessuno, colpì a morte l’Egiziano e lo

sotterrò nella sabbia.

Il giorno dopo uscì di nuovo e vide due

Ebrei che litigavano; disse a quello che

aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?».

Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo

e giudice su di noi?

Pensi forse di potermi uccidere, come

hai ucciso l’Egiziano?».

Allora Mosè ebbe paura e pensò:

«Certamente la cosa si è risaputa».

Il faraone sentì parlare di questo fatto

e fece cercare Mosè per metterlo a morte.

Allora Mosè fuggì lontano dal faraone e

si fermò nel territorio di Madian.

Parola di Dio.

Vangelo

Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne

e la terra di Sòdoma saranno trattate

meno duramente di voi.

Dal Vangelo secondo Matteo (11,20-24) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare

le città nelle quali era avvenuta la maggior

parte dei suoi prodigi, perché non si erano

convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai

a te, Betsàida!

Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti

i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già

da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di

cenere, si sarebbero convertite.

Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio,

Tiro e Sidòne saranno trattate meno

duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?

Fino agli inferi precipiterai!

Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi

che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa

esisterebbe ancora!

Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio,

la terra di Sòdoma sarà trattata meno

duramente di te!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I miracoli e i prodigi compiuti dal Signore

hanno come unico effetto quello di

muovere il cuore a conversione.

Se questo non avviene, essi creano soltanto

maggiore responsabilità in coloro che vi

hanno assistito, ma senza cambiare vita.

Per questo le Parole di Cristo sono così

dure nei confronti degli abitanti di alcune

città in cui erano avvenuti gran parte

dei suoi miracoli.

Nella nostra vita si compiono tantissimi

miracoli che il Signore permette per la

nostra salvezza.

Ma essi hanno il compito di spingerci a

una più convinta conversione del cuore.

Se ciò non avviene, abbiamo sprecato

l’occasione della vita nonostante abbiamo

assistito al passaggio di Gesù nella nostra

esistenza, non abbiamo saputo fare tesoro

della sua presenza.

Perciò, invochiamo lo Spirito Santo

attraverso la preghiera, perché ci aiuti.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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