lunedì 24 luglio 2023

Il Vangelo del Martedì 25 Luglio 2023

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

San Giacomo il Maggiore, Apostolo.

Prima Lettura

Portiamo nel nostro corpo la morte di Gesù.

Dalla seconda lettera di san

Paolo apostolo ai Corìnzi (4,7-15)

Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di

creta, affinché appaia che questa straordinaria

potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.

In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non

schiacciati; siamo sconvolti, ma non

disperati; perseguitati, ma non abbandonati;

colpiti, ma non uccisi, portando sempre

e dovunque nel nostro corpo la morte di

Gesù, perché anche la vita di Gesù si

manifesti nel nostro corpo.

Sempre infatti, noi che siamo vivi,

veniamo consegnati alla morte a causa

di Gesù, perché anche la vita di Gesù

si manifesti nella nostra carne mortale.

Cosicché in noi agisce la morte, in voi la vita.

Animati tuttavia da quello stesso spirito

di fede di cui sta scritto: «Ho creduto,

perciò ho parlato», anche noi crediamo

e perciò parliamo, convinti che colui

che ha risuscitato il Signore Gesù,

risusciterà anche noi con Gesù e ci

porrà accanto a lui insieme con voi.

Tutto infatti è per voi, perché la grazia,

accresciuta a opera di molti, faccia

abbondare l'inno di ringraziamento,

per la gloria di Dio.

Parola di Dio.

Vangelo

Il mio calice, lo berrete.

Dal Vangelo secondo Matteo (20,20-28) anno dispari.

In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre

dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si

prostrò per chiedergli qualcosa.

Egli le disse: «Che cosa vuoi?».

Gli rispose: «Di' che questi miei due figli

siedano uno alla tua destra e uno alla tua

sinistra nel tuo regno».

Rispose Gesù: «Voi non sapete quello

che chiedete.

Potete bere il calice che io sto per bere?».

Gli dicono: «Lo possiamo».

Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete;

però sedere alla mia destra e alla mia

sinistra non sta a me concederlo: è per

coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono

con i due fratelli.

Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete

che i governanti delle nazioni dominano su

di esse e i capi le opprimono.

Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare

grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole

essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.

Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto

per farsi servire, ma per servire e dare la

propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La devozione che, fin dall’antichità, è

stata riservata all’apostolo Giacomo

non deve farci dimenticare che anch’egli

ha manifestato un atteggiamento

prevaricatore ed egoista.

Infatti, di fronte a Gesù, ha l’atteggiamento

tipico di chi cerca una sistemazione, senza

farsi troppi scrupoli nei confronti degli altri.

Eppure, nonostante questi presupposti,

anch’egli donerà la vita per la causa del

Vangelo e per amore di Gesù Cristo.

Come mai questo cambiamento?

È lo Spirito Santo che, nel giorno di

Pentecoste, trasformò lui e tutti gli altri

apostoli in uomini pieni di Dio e del

suo amore.

Non importa quanto siamo egoisti o

prevaricatori nemmeno se siamo peccatori

incalliti; ciò che è davvero importante è

essere disponibili a lasciarsi trasformare

dallo Spirito di Dio, attraverso l’aiuto

della nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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