mercoledì 26 luglio 2023

Il Vangelo del Giovedì 27 Luglio 2023

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

San Pantaleone, medico e martire.

Prima Lettura

Il Signore scenderà sul monte Sinai,

alla vista di tutto il popolo.

Dal libro dell'Èsodo (19,1-2.9-11.16-20b)

Il terzo mese dall’uscita degli Israeliti dalla

terra d’Egitto, nello stesso giorno, essi

arrivarono al deserto del Sinai.

Levate le tende da Refidìm, giunsero al

deserto del Sinai, dove si accamparono;

Israele si accampò davanti al monte.

Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per

venire verso di te in una densa nube, perché

il popolo senta quando io parlerò con te

e credano per sempre anche a te».

Mosè riferì al Signore le parole del popolo.

Il Signore disse a Mosè: «Va’ dal popolo

e santificalo, oggi e domani: lavino le loro

vesti e si tengano pronti per il terzo giorno,

perché nel terzo giorno il Signore scenderà

sul monte Sinai, alla vista di tutto il popolo».

Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono

tuoni e lampi, una nube densa sul monte

e un suono fortissimo di corno: tutto il

popolo che era nell’accampamento fu

scosso da tremore.

Allora Mosè fece uscire il popolo

dall’accampamento incontro a Dio.

Essi stettero in piedi alle falde del monte.

Il monte Sinai era tutto fumante, perché su

di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne

saliva il fumo come il fumo di una fornace:

tutto il monte tremava molto.

Il suono del corno diventava sempre più

intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva

con una voce.

Il Signore scese dunque sul monte Sinai,

sulla vetta del monte, e il Signore chiamò

Mosè sulla vetta del monte.

Parola di Dio.

Vangelo

A voi è dato conoscere i misteri del

regno dei cieli, ma a loro non è dato.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,10-17) anno dispari.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono

a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli

con parabole?».

Egli rispose loro: «Perché a voi è dato

conoscere i misteri del regno dei cieli,

ma a loro non è dato.

Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà

nell’abbondanza; ma a colui che non ha,

sarà tolto anche quello che ha.

Per questo a loro parlo con parabole:

perché guardando non vedono, udendo

non ascoltano e non comprendono.

Così si compie per loro la profezia di Isaìa

che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete,

guarderete, sì, ma non vedrete.

Perché il cuore di questo popolo è

diventato insensibile, sono diventati

duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi,

perché non vedano con gli occhi, non

ascoltino con gli orecchi e non

comprendano con il cuore e non si

convertano e io li guarisca!”.

Beati invece i vostri occhi perché vedono

e i vostri orecchi perché ascoltano.

In verità io vi dico: molti profeti e molti

giusti hanno desiderato vedere ciò che voi

guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò

che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È innegabile che ciascuno di noi, in

alcuni momenti della vita, si sia sentito

privilegiato dal Signore.

Ci sono delle situazioni in cui abbiamo

davvero sperimentato che per Lui eravamo

unici, prediletti della sua benevolenza.

Ci sono però dei momenti in cui tale

benevolenza si esprime in maniera del

tutto particolare; è proprio quello di cui

parla Gesù oggi, quando dice ai suoi

che Dio ha permesso loro di vedere e di

udire cose che tanti avrebbero desiderato,

ma senza ottenere questa grazia.

Perché noi?

Evidentemente è un dono, quello che il

Signore concede a ciascuno, perché

possiamo glorificarlo con le buone opere.

Tutti i battezzati devono considerarsi

privilegiati, perché il Dio uno e Trino

ha aperto le porte del suo mistero a tutti

coloro che si accostano a Lui con

cuore sincero e con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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