Domenica di Pasqua.
E’ vivo! E’ vivo il
Signore!
La Vita si è levata,
sigillando per sempre la
morte sotto le pietre
rotolate delle tenebre.
Voi l’avete tradito,
distogliendovi dalla
sua tenerezza.
Voi l’avete gettato
fuori di voi.
Voi l’avete consegnato
ai poteri della
menzogna e dell'odio.
Voi l’avete sottomesso
ai colpi
dell’umiliazione e
della tortura.
Voi avete riso del suo
sangue.
Voi avete sputato sulla
sua faccia.
Voi l’avete calpestato
nella polvere.
Voi l'avete spezzato
sul legno.
Voi l'avete rotto con i
chiodi.
Voi avete chiuso il
vostro cuore all’ultimo
grido del suo amore.
La Vita vi ha
perdonato!
In mezzo a voi la Vita
è tornata!
In mezzo a voi ella
dimora fino alla
fine dei tempi!
Niente, mai più,
fermerà la danza
della sua fioritura!
Nei vostri giardini
inariditi ritorna la
Vita spiegando con
abbondanza le sue
coltri di germogli.
Senza tardare,
preparate la sua messe!
È tempo di vivere!
Risurrezione del
Signore.
Prima Lettura
Noi abbiamo
mangiato e bevuto con lui
dopo la sua
risurrezione dai morti.
Dagli Atti degli
Apostoli (10,34a.37-43)
In quei giorni, Pietro
prese la parola e
disse: «Voi sapete ciò
che è accaduto
in tutta la Giudea,
cominciando dalla
Galilea, dopo il
battesimo predicato
da Giovanni; cioè come
Dio consacrò
in Spirito Santo e
potenza Gesù di Nàzaret,
il quale passò
beneficando e risanando
tutti coloro che
stavano sotto il potere
del diavolo, perché
Dio era con lui.
E noi siamo testimoni
di tutte le cose da
lui compiute nella
regione dei Giudei
e in Gerusalemme.
Essi lo uccisero
appendendolo a una
croce, ma Dio lo ha
risuscitato al terzo
giorno e volle che si
manifestasse, non a
tutto il popolo, ma a
testimoni prescelti da
Dio, a noi che abbiamo
mangiato e bevuto
con lui dopo la sua
risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di
annunciare al popolo
e di testimoniare che
egli è il giudice dei
vivi e dei morti,
costituito da Dio.
A lui tutti i profeti
danno questa
testimonianza:
chiunque crede in lui
riceve il perdono dei
peccati per
mezzo del suo nome».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale dal
Sal 117 (118)
Ripetiamo. Questo
è il giorno che ha fatto
il Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Rendete grazie al
Signore perché è buono,
perché il suo amore è
per sempre.
Dica Israele: «Il suo
amore è per sempre». R.
La destra del Signore
si è innalzata,
la destra del Signore
ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò
in vita
e annuncerò le opere
del Signore. R.
La pietra scartata dai
costruttori
è divenuta la pietra
d'angolo.
Questo è stato fatto
dal Signore:
una meraviglia ai
nostri occhi. R.
Seconda Lettura
Cercate le cose di
lassù, dove è Cristo.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Colossési (3,1-4)
Fratelli, se siete
risorti con Cristo, cercate
le cose di lassù, dove
è Cristo, seduto alla
destra di Dio;
rivolgete il pensiero alle
cose di lassù, non a
quelle della terra.
Voi infatti siete
morti e la vostra vita è
nascosta con Cristo in
Dio!
Quando Cristo, vostra
vita, sarà
manifestato, allora
anche voi
apparirete con lui
nella gloria.
Parola di Dio.
SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il
sacrificio di lode.
L'Agnello ha redento
il suo gregge,
l'Innocente ha
riconciliato
noi peccatori col
Padre.
Morte e Vita si sono
affrontate
in un prodigioso
duello.
Il Signore della vita
era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla
via?».
«La tomba del Cristo
vivente,
la gloria del Cristo
risorto,
e gli angeli suoi
testimoni,
il sudario e le sue
vesti.
Cristo, mia speranza,
è risorto:
precede i suoi in
Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero
risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua,
è stato immolato:
facciamo festa nel
Signore. (Cf. 1Cor 5,7-8)
Alleluia, alleluia.
Vangelo
Egli doveva
risuscitare dai morti.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (20,1-9) anno A.
Il primo giorno della
settimana, Maria di
Màgdala si recò al
sepolcro di mattino,
quando era ancora
buio, e vide che la
pietra era stata tolta
dal sepolcro.
Corse allora e andò da
Simon Pietro e
dall'altro discepolo,
quello che Gesù
amava, e disse loro:
«Hanno portato
via il Signore dal
sepolcro e non
sappiamo dove l'hanno
posto!».
Pietro allora uscì
insieme all'altro
discepolo e si
recarono al sepolcro.
Correvano insieme
tutti e due, ma l'altro
discepolo corse più
veloce di Pietro
e giunse per primo al
sepolcro.
Si chinò, vide i teli
posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche
Simon Pietro, che
lo seguiva, ed entrò
nel sepolcro e osservò
i teli posati là, e il
sudario-che era stato
sul suo capo-non
posato là con i teli,
ma avvolto in un luogo
a parte.
Allora entrò anche
l'altro discepolo,
che era giunto per
primo al sepolcro,
e vide e credette.
Infatti non avevano
ancora compreso
la Scrittura, che cioè
egli doveva
risorgere dai morti.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
“Perché cercate tra i morti colui
che è vivo?”.
L’angelo resta stupefatto della
lentezza delle donne.
Certo, lui, l’angelo, ormai
contempla da
vicino il mistero della vita.
Ma noi; ma noi increduli, noi
sconfitti,
noi incostanti, come facciamo a
credere?
Eppure la notizia è qui, l’inizio
di tutto
è qui; la fede, la speranza, l’entusiasmo,
la storia, la vita.
Se ci si fossimo fermati alla
Croce,
al Venerdì, noi, come gli
apostoli
sgomenti, avremmo potuto fare
mille
considerazioni; sul fallimento,
sulla
speranza delusa, su come gli
idealisti
vengano sistematicamente
eliminati da
un potere becero, su, su, su.
Bene dicono i discepoli di
Emmaus,
rientrando a casa da Gerusalemme:
“Noi
speravamo che fosse Lui”.
Noi speravamo; terribile
affermazione.
Fine del sogno, fine delle belle
parole,
fine dell’euforia dei bei giorni.
Se la nostra fede si fermasse a
quella croce ci
sarebbe ben poco da dire su Gesù
di Nazareth.
Nulla da dire su Gesù il Cristo.
Se la storia si fosse conclusa a
quel
drammatico pomeriggio al Gòlgota,
Gesù,
come Gandhi o altri grandi
personaggi,
sarebbe rimasto un punto di
riferimento
morale, certo, ma nulla più.
E invece nessuno, proprio nessuno
aveva
messo in conto lo stile di Dio,
il suo piano
strategico, la sua mossa finale,
lo scacco
matto alla solitudine e alla
morte.
Sicuramente, piazzata la pietra
davanti al
sepolcro, tutti, Pilato, il
Sinedrio, la folla,
i discepoli, avranno pensato ad
una triste
fine di uno dei tanti profeti che
attraversano
l’umanità periodicamente.
Ma quella pietra non è riuscita a
fermare
Dio, quel sepolcro è rimasto ed è
straordinariamente e
inequivocabilmente vuoto.
La morte non è riuscita a tenere
tra le
proprie braccia Dio.
La tomba non è riuscita a
contenere la sua
forza, la sua strepitosa
vitalità, la sua
totale pienezza.
È risorto, amici.
Gesù è vivo, qui ora.
Gesù non è morto, non è rimasto
chiuso
nel sepolcro.
No: è vivo, è qui; è ovunque.
E quindi (mi vedo la lenta ma
inesorabile
speranza che nasce nel cuore
degli apostoli)
se è risorto significa che
davvero era il
Cristo, che addirittura era il
Figlio,
che inauditamente è Dio.
E allora si rileggono quegli
anni, i gesti,
le parole, le scoperte, tutto,
tutto ora viene
capito, tutto, grazie al primo
dono ai
credenti; lo Spirito.
La smorfia di dolore si trasforma
splendidamente in sorriso, in
gioia,
in annuncio.
Ve li vedete questi undici
sconfitti,
paurosi, terrorizzati di fare la
stessa fine
del Maestro, venire sconvolti
dentro,
correre, precipitarsi a
perdifiato lungo
le mura della città, su fino al Gòlgota
e lì a fianco, nel giardino,
vedere delle
bende, e credere.
Capiamo che se questa è la
straordinaria
originalità del cristianesimo, da
sempre
gli scettici, gli increduli,
abbiano cercato
in tutti i modi di sconfessare
questa
professione di fede; ma no, che
dite,
non è risorto, si sarà ripreso da
una morte
apparente, l’avranno portato via
i discepoli,
o, che so, si sarà reincarnato!
Poveri uomini, povera meschinità
umana
che stenta a credere che Dio sia
padrone
della vita, che Cristo abbiamo
spalancato
le paratie della gioia così da
precipitare
questa notizia lungo i secoli
della storia.
Gesù è vivo, amici, che ci
piaccia o no, che
ci crediamo o no, che ce ne
accorgiamo o no.
È vivo; è incontenibile la sua
vita, è
straripante la sua forza.
Non ci chiede permesso per
amarci, non
aspetta le nostre lentezze e le
nostre
obiezioni per esistere.
Questa è la nostra fede, questa è
la fede che
i cristiani, a volte timidamente,
a volte con
lo splendore della santità, hanno
professato.
Celebriamola, dunque
questa presenza,
festeggiamo, dunque
questa notizia, non
cerchiamo tra i morti
colui che vive!
Santa Pasqua nel
Signore Gesù Risorto,
amici, a voi ed alle
vostre famiglie, Fausto.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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