giovedì 16 febbraio 2023

Il Vangelo del Venerdì 17 Febbraio 2023

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi

della Beata Vergine Maria, confessori.

Prima Lettura

Scendiamo e confondiamo la loro lingua.

Dal libro della Gènesi (11,1-9)

Tutta la terra aveva un’unica lingua

e uniche parole.

Emigrando dall’oriente, gli uomini

capitarono in una pianura nella regione

di Sinar e vi si stabilirono.

Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci

mattoni e cuociamoli al fuoco».

Il mattone servì loro da pietra e il bitume

da malta.

Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città

e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e

facciamoci un nome, per non disperderci

su tutta la terra».

Ma il Signore scese a vedere la città e la torre

che i figli degli uomini stavano costruendo.

Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico

popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo

è l’inizio della loro opera, e ora quanto

avranno in progetto di fare non sarà

loro impossibile.

Scendiamo dunque e confondiamo la loro

lingua, perché non comprendano più l’uno

la lingua dell’altro».

Il Signore li disperse di là su tutta la terra

ed essi cessarono di costruire la città.

Per questo la si chiamò Babele, perché là

il Signore confuse la lingua di tutta la terra

e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi perderà la propria vita per causa

mia e del Vangelo, la salverà.

Dal Vangelo secondo Marco (8,34-9,1) anno dispari.

In quel tempo, convocata la folla insieme

ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se

qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi

se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Perché chi vuole salvare la propria vita, la

perderà; ma chi perderà la propria vita per

causa mia e del Vangelo, la salverà.

Infatti quale vantaggio c’è che un uomo

guadagni il mondo intero e perda la

propria vita?

Che cosa potrebbe dare un uomo in

cambio della propria vita?

Chi si vergognerà di me e delle mie parole

davanti a questa generazione adultera e

peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si

vergognerà di lui, quando verrà nella

gloria del Padre suo con gli angeli santi».

Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono

alcuni, qui presenti, che non morranno

prima di aver visto giungere il regno di

Dio nella sua potenza».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Vangelo di Marco continua a metterci

di fronte a parole e interrogativi importanti;

cosa significa rinnegare se stessi?

Forse rigettare la propria dignità o la

propria intelligenza o i propri talenti?

È evidente che Gesù vuole dire qualcos’altro.

Anzitutto, chi lo segue deve sapere che per

Lui deve essere pronto a giocarsi tutto; averi,

relazioni e persino la propria vita: “Se

qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi

se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.

Per mettere Gesù al primo posto si deve

essere pronti a mettere tutto il resto in

secondo piano.

Addirittura si deve avere il coraggio di

rinunciare alle idee che ci siamo fatti

di Dio e della fede.

Anche Pietro, che pur proclama che Gesù

è il Cristo e sembra quindi un credente, in

realtà non accetta il significato più profondo

della messianicità di Cristo; la Croce.

Guardiamoci dentro e vediamo se anche

noi vogliamo rinunciare alla nostra idea

di Messia irreale e fantasiosa per aderire

a quella reale che ci consegna il Vangelo

e che passa attraverso la passione e morte.

Sicuramente non sarà facile, solo la

preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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