venerdì 17 febbraio 2023

Il Vangelo del Sabato 18 Febbraio 2023

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Geltrude Comensoli.

Prima Lettura

Per fede, noi sappiamo che i mondi

furono formati dalla parola di Dio.

Dalla lettera agli Ebrei (11,1-7)

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che

si spera e prova di ciò che non si vede.

Per questa fede i nostri antenati sono

stati approvati da Dio.

Per fede, noi sappiamo che i mondi furono

formati dalla parola di Dio, sicché dall'invisibile

ha preso origine il mondo visibile.

Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio

migliore di quello di Caino e in base ad

essa fu dichiarato giusto, avendo Dio

attestato di gradire i suoi doni; per essa,

benché morto, parla ancora.

Per fede, Enoch fu portato via, in modo da

non vedere la morte; e non lo si trovò più,

perché Dio lo aveva portato via.

Infatti, prima di essere portato altrove, egli

fu dichiarato persona gradita a Dio.

Senza la fede è impossibile essergli graditi;

chi infatti si avvicina a Dio, deve credere

che egli esiste e che ricompensa coloro

che lo cercano.

Per fede, Noè, avvertito di cose che ancora

non si vedevano, preso da sacro timore,

costruì un'arca per la salvezza della sua

famiglia; e per questa fede condannò il

mondo e ricevette in eredità la giustizia

secondo la fede.

Parola di Dio.

Vangelo

Fu trasfigurato davanti a loro.

Dal Vangelo secondo Marco (9,2-13) anno dispari.

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro,

Giacomo e Giovanni e li condusse su un

alto monte, in disparte, loro soli.

Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti

divennero splendenti, bianchissime: nessun

lavandaio sulla terra potrebbe renderle

così bianche.

E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano

con Gesù.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù:

«Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo

tre capanne, una per te, una per Mosè e una

per Elìa».

Non sapeva infatti che cosa dire,

perché erano spaventati.

Venne una nube che li coprì con la sua

ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi

è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».

E improvvisamente, guardandosi attorno,

non videro più nessuno, se non Gesù

solo, con loro.

Mentre scendevano dal monte, ordinò

loro di non raccontare ad alcuno ciò

che avevano visto, se non dopo che il

Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti.

Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi

che cosa volesse dire risorgere dai morti.

E lo interrogavano: «Perché gli scribi

dicono che prima deve venire Elìa?».

Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa

e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta

scritto del Figlio dell'uomo?

Che deve soffrire molto ed essere disprezzato.

Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli

hanno fatto quello che hanno voluto, come

sta scritto di lui».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È disposto a parlare del vero volto di Dio

rischiando la propria vita, il Maestro Gesù,

senza paura.

E chiede a noi suoi discepoli di fare

altrettanto, di non cedere alla logica

del mondo, come fa Pietro, pensando

di consigliare a Gesù come muoversi.

Ci spaventa, questa logica, tanto.

L’idea di donare la propria vita ci può

anche solleticare, a patto di vederla

concludere eroicamente e di vederci

intitolata almeno una piazza in ogni città!

Ma chi è disposto ad amare rischiando

di morire? Di perdersi?

Di essere dimenticato come farà il Signore Gesù?

Spaventa, e tanto, questa logica folle.

Perciò il Signore porta i suoi amici sul

Tabor, a vedere la bellezza di Dio.

Non possiamo affrontare il Golgota se

non speriamo di vedere la bellezza

luminosa del Signore.

Non possiamo salire sul Golgota se prima

non abbiamo visto, anche solo fugacemente,

anche solo per un istante, lo splendido

e radioso volto di Dio.

Golgota e Tabor fanno parte dello stesso

percorso, dello stesso progetto.

Guai ad una fede che si compiace della

croce senza lasciare spazio alla resurrezione!

Guai ad un cristianesimo fermo al

venerdì santo che non osa salire sul monte

per vedere Gesù solo anche se solo per un

istante nella sua splendida Luce.

Per questo dobbiamo sempre chiedere aiuto

alla preghiera per vedere questa Luce.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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