Della 6° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Geltrude
Comensoli.
Prima Lettura
Per fede, noi
sappiamo che i mondi
furono formati
dalla parola di Dio.
Dalla lettera agli
Ebrei (11,1-7)
Fratelli, la fede è
fondamento di ciò che
si spera e prova di
ciò che non si vede.
Per questa fede i
nostri antenati sono
stati approvati da
Dio.
Per fede, noi sappiamo
che i mondi furono
formati dalla parola
di Dio, sicché dall'invisibile
ha preso origine il
mondo visibile.
Per fede, Abele offrì
a Dio un sacrificio
migliore di quello di
Caino e in base ad
essa fu dichiarato
giusto, avendo Dio
attestato di gradire i
suoi doni; per essa,
benché morto, parla
ancora.
Per fede, Enoch fu
portato via, in modo da
non vedere la morte; e
non lo si trovò più,
perché Dio lo aveva
portato via.
Infatti, prima di
essere portato altrove, egli
fu dichiarato persona
gradita a Dio.
Senza la fede è
impossibile essergli graditi;
chi infatti si
avvicina a Dio, deve credere
che egli esiste e che
ricompensa coloro
che lo cercano.
Per fede, Noè,
avvertito di cose che ancora
non si vedevano, preso
da sacro timore,
costruì un'arca per la
salvezza della sua
famiglia; e per questa
fede condannò il
mondo e ricevette in
eredità la giustizia
secondo la fede.
Parola di Dio.
Vangelo
Fu trasfigurato
davanti a loro.
Dal Vangelo secondo
Marco (9,2-13) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
prese con sé Pietro,
Giacomo e Giovanni e
li condusse su un
alto monte, in
disparte, loro soli.
Fu trasfigurato
davanti a loro e le sue vesti
divennero splendenti,
bianchissime: nessun
lavandaio sulla terra
potrebbe renderle
così bianche.
E apparve loro Elìa
con Mosè e conversavano
con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro
disse a Gesù:
«Rabbì, è bello per
noi essere qui; facciamo
tre capanne, una per
te, una per Mosè e una
per Elìa».
Non sapeva infatti che
cosa dire,
perché erano
spaventati.
Venne una nube che li
coprì con la sua
ombra e dalla nube
uscì una voce: «Questi
è il Figlio mio,
l'amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente,
guardandosi attorno,
non videro più
nessuno, se non Gesù
solo, con loro.
Mentre scendevano dal
monte, ordinò
loro di non raccontare
ad alcuno ciò
che avevano visto, se
non dopo che il
Figlio dell'uomo fosse
risorto dai morti.
Ed essi tennero fra
loro la cosa, chiedendosi
che cosa volesse dire
risorgere dai morti.
E lo interrogavano:
«Perché gli scribi
dicono che prima deve
venire Elìa?».
Egli rispose loro:
«Sì, prima viene Elìa
e ristabilisce ogni
cosa; ma, come sta
scritto del Figlio
dell'uomo?
Che deve soffrire
molto ed essere disprezzato.
Io però vi dico che
Elìa è già venuto e gli
hanno fatto quello che
hanno voluto, come
sta scritto di lui».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È disposto a parlare del vero
volto di Dio
rischiando la propria vita, il
Maestro Gesù,
senza paura.
E chiede a noi suoi discepoli di
fare
altrettanto, di non cedere alla
logica
del mondo, come fa Pietro,
pensando
di consigliare a Gesù come
muoversi.
Ci spaventa, questa logica,
tanto.
L’idea di donare la propria vita
ci può
anche solleticare, a patto di
vederla
concludere eroicamente e di
vederci
intitolata almeno una piazza in
ogni città!
Ma chi è disposto ad amare
rischiando
di morire? Di perdersi?
Di essere dimenticato come farà
il Signore Gesù?
Spaventa, e tanto, questa logica
folle.
Perciò il Signore porta i suoi
amici sul
Tabor, a vedere la bellezza di
Dio.
Non possiamo affrontare il
Golgota se
non speriamo di vedere la
bellezza
luminosa del Signore.
Non possiamo salire sul Golgota
se prima
non abbiamo visto, anche solo
fugacemente,
anche solo per un istante, lo
splendido
e radioso volto di Dio.
Golgota e Tabor fanno parte dello
stesso
percorso, dello stesso progetto.
Guai ad una fede che si compiace
della
croce senza lasciare spazio alla
resurrezione!
Guai ad un cristianesimo fermo al
venerdì santo che non osa salire
sul monte
per vedere Gesù solo anche se
solo per un
istante nella sua splendida Luce.
Per questo dobbiamo sempre
chiedere aiuto
alla preghiera per vedere questa
Luce.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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