Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
San Ludovico (Luigi
IX), Re di Francia.
Prima Lettura
In Cristo siete
stati arricchiti di tutti i doni.
Dalla prima lettera di
san Paolo apostolo ai Corìnzi (1,1-9)
Paolo, chiamato a
essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello
Sòstene, alla Chiesa
di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati
in Cristo Gesù, santi
per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo
invocano il nome del
Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia
a voi e pace da Dio
Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie
continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio
che vi è stata data in
Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni,
quelli della parola e
quelli della conoscenza.
La testimonianza di
Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più
alcun carisma a voi,
che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli vi renderà saldi
sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro
Gesù Cristo.
Degno di fede è Dio,
dal quale siete stati chiamati alla comunione con il
Figlio suo Gesù
Cristo, Signore nostro!
Parola di Dio.
Vangelo
Tenetevi pronti.
Dal Vangelo secondo
Matteo (24,42-51) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in
quale giorno il
Signore vostro verrà.
Cercate di capire
questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte
viene il ladro,
veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi
tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio
dell’uomo.
Chi è dunque il servo
fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei
suoi domestici per
dare loro il cibo a tempo debito?
Beato quel servo che
il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero
io vi dico: lo metterà
a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo
malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”,
e cominciasse a
percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli
ubriaconi, il padrone
di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta
e a un’ora che non sa,
lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che
meritano gli ipocriti:
là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gli ipocriti, secondo le parole
di Gesù, sono quelli che dicono e non fanno.
Essi sono come quei servi
disonesti e ubriaconi che promettono fedeltà al loro
padrone, ma appena egli si
assenta si comportano in modo disdicevole e malvagio.
L’unico atteggiamento che ci può
salvare da questo pericolo, è quello
dell’attesa vigilante.
Solo chi ha il cuore attento e
sveglio, per capire quando tornerà il suo Signore,
non si perde in cose di poco
conto e non si lascia andare alla cattiveria.
Oggi è davvero un dovere di
ciascuno di noi vegliare per non addormentarci
nella mentalità del mondo.
Essa man mano ci paralizza e ci
impedisce di pensare secondo Dio.
Di fronte a tutto ciò che ci
abbaglia e tenta di portarci fuori strada, abbiamo
il dovere di essere attenti e
fedeli alla Parola di Dio e vigilanti in essa,
chiedendo aiuto alla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento