giovedì 23 giugno 2022

Il Vangelo del Venerdì 24 Giugno 2022

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

Sacratissimo Cuore di Gesù.

Prima lettura.

Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.

Dal libro del profeta Ezechièle (34,11-16)

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le

passerò in rassegna.

Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle

sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e

le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.

Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni.

Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle

valli e in tutti i luoghi abitati della regione.

Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele;

là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele.

Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.

Oracolo del Signore Dio.

Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita,

fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della

forte; le pascerò con giustizia».

Parola di Dio.

Seconda lettura.

Dio dimostra il suo amore verso di noi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,5b-11)

Fratelli, l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello

Spirito Santo che ci è stato dato.

Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.

Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno

oserebbe morire per una persona buona.

Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo

ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira

per mezzo di lui.

Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo

della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo

salvati mediante la sua vita.

Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,

grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Parola di Dio.

Vangelo.

Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.

Dal Vangelo secondo Luca (15,3-7) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi,

se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto

e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?

Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama

gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia

pecora, quella che si era perduta”.

Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte,

più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sovente nella predicazione ecclesiale il brano viene usato in chiave missionaria,

in quanto il pastore cerca la persona lontana sia da Dio sia dalla comunità cristiana.

Tuttavia nel Vangelo di Luca, Gesù si rivolge ai farisei, mentre in Matteo,

sta parlando alla Chiesa.

Quindi in Luca, non è Gesù che va alla ricerca dei peccatori, ma sono costoro

che si avvicinano a Lui e sono intenti ad ascoltarlo.

Sono pertanto, persone disponibili, accettando la Parola che Egli offre.

Non fanno resistenza o opposizione e non sono indifferenti o noncuranti, anzi,

sono assai disponibili e aperti di cuore.

Strana combinazione e assurda vicinanza, tra Gesù e questi individui segnati

da peccati ben conosciuti.

Se è rivolta agli scribi e ai farisei che mormorano contro Gesù, allora il

significato principale della parabola è di far capire a tali individui ciò che essi

non vogliono vedere attuarsi, ovvero, il progetto di dio che Gesù sta eseguendo.

Essi non si rendono conto della gioia che prova il pastore che trova la pecora.

E l’intento del pastore è quello di coinvolgere i suoi amici a gioire.

Perfino il cielo gioisce.

La festa del Sacro Cuore, è una festa di gioia che coinvolge non solo noi

peccatori, ma perfino Gesù.

Perciò, amici, gioiamo insieme al Signore, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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