Della 12° settimana del Tempo Ordinario.
Natività di san
Giovanni Battista.
Prima lettura.
Ti renderò luce
delle nazioni.
Dal libro del profeta
Isaia (49,1-6)
Ascoltatemi, o isole, udite
attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno
materno mi ha
chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato
il mio nome.
Ha reso la mia bocca
come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua
mano, mi ha reso
freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra.
Mi ha detto: «Mio
servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto:
«Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio
diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il
Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per
ricondurre a lui
Giacobbe e a lui riunire Israele (poiché ero stato onorato dal
Signore e Dio era
stato la mia forza) e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio
servo per restaurare le
tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce
delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità
della terra».
Parola di Dio.
Seconda lettura.
Giovanni aveva
preparato la venuta di Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli
(13,22-26)
In quei giorni, [nella
sinagoga di Antiochia di Pisìdia,] Paolo diceva: «Dio
suscitò per i nostri
padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza:
"Ho trovato
Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà
tutti i miei
voleri".
Dalla discendenza di
lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per
Israele, Gesù.
Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo
di conversione a tutto
il popolo d'Israele.
Diceva Giovanni sul
finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate!
Ma ecco, viene dopo di
me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali".
Fratelli, figli della
stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi
è stata mandata la
parola di questa salvezza».
Parola di Dio.
Vangelo.
Giovanni è il suo
nome.
Dal Vangelo secondo
Luca (1,57-66.80) anno pari.
Per Elisabetta si
compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
I vicini e i parenti
udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua
grande misericordia, e
si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo
vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo
con il nome di suo
padre, Zaccarìa.
Ma sua madre
intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
Le dissero: «Non c'è
nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con
cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
Egli chiese una
tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome».
Tutti furono
meravigliati.
All'istante si
aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini
furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della
Giudea si discorreva
di tutte queste cose.
Tutti coloro che le
udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà
mai questo bambino?».
E davvero la mano del
Signore era con lui.
Il bambino cresceva e
si fortificava nello spirito.
Visse in regioni
deserte fino al giorno della sua manifestazione in Israel.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Già la nascita del Battista è
accompagnata da eventi straordinari che fanno
comprendere come egli sia
chiamato a una missione particolare; il Signore
si servirà di lui, della sua
parole e del suo martirio per parlare al popolo e per
far sì che esso possa disporre il
cuore alla venuta del Maestro.
L’evangelista Luca, usa
un’espressione davvero significativa: “La mano del
Signore era con lui”.
Ciò significa che Dio stesso
portò Giovanni nel deserto e lo forgiò con
l’asperità della solitudine e con
l’attenzione data alla sua Parola.
Il Battista, comprese che tutta
la sua vita, doveva essere preparazione alla
venuta dello Sposo.
Per questo, Giovanni Battista è
un modello sempre attuale di dono totale di
sé a Dio e alla causa del suo
Regno.
La liturgia di oggi ci invita ad
assumere Giovanni come modello per la
nostra vita cristiana, facendoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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