mercoledì 22 giugno 2022

Il Vangelo del Giovedì 23 Giugno 2022

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

Natività di san Giovanni Battista.

Prima lettura.

Ti renderò luce delle nazioni.

Dal libro del profeta Isaia (49,1-6)

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno

materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato

il mio nome.

Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua

mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra.

Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».

Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze.

Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».

Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per

ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele (poiché ero stato onorato dal

Signore e Dio era stato la mia forza) e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio

servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele.

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità

della terra».

Parola di Dio.

Seconda lettura.

Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli (13,22-26)

In quei giorni, [nella sinagoga di Antiochia di Pisìdia,] Paolo diceva: «Dio

suscitò per i nostri padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza:

"Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà

tutti i miei voleri".

Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per

Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo

di conversione a tutto il popolo d'Israele.

Diceva Giovanni sul finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate!

Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali".

Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi

è stata mandata la parola di questa salvezza».

Parola di Dio.

Vangelo.

Giovanni è il suo nome.

Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66.80) anno pari.

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.

I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua

grande misericordia, e si rallegravano con lei.

Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo

con il nome di suo padre, Zaccarìa.

Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».

Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».

Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.

Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome».

Tutti furono meravigliati.

All'istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.

Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della

Giudea si discorreva di tutte queste cose.

Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà

mai questo bambino?».

E davvero la mano del Signore era con lui.

Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.

Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione in Israel.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Già la nascita del Battista è accompagnata da eventi straordinari che fanno

comprendere come egli sia chiamato a una missione particolare; il Signore

si servirà di lui, della sua parole e del suo martirio per parlare al popolo e per

far sì che esso possa disporre il cuore alla venuta del Maestro.

L’evangelista Luca, usa un’espressione davvero significativa: “La mano del

Signore era con lui”.

Ciò significa che Dio stesso portò Giovanni nel deserto e lo forgiò con

l’asperità della solitudine e con l’attenzione data alla sua Parola.

Il Battista, comprese che tutta la sua vita, doveva essere preparazione alla

venuta dello Sposo.

Per questo, Giovanni Battista è un modello sempre attuale di dono totale di

sé a Dio e alla causa del suo Regno.

La liturgia di oggi ci invita ad assumere Giovanni come modello per la

nostra vita cristiana, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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