lunedì 14 febbraio 2022

Il Vangelo del Martedì 15 Febbraio 2022

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Faustino e Giovita, martiri.

Prima Lettura

Dio non tenta nessuno.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,12-18)

Beato l'uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà

la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.

Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può

essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.

Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo

seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato,

una volta commesso, produce la morte.

Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono perfetto

vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non

c'è variazione né ombra di cambiamento.

Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere

una primizia delle sue creature.

Parola di Dio.

Vangelo

Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode.

Dal Vangelo secondo Marco (8,14-21) anno pari.

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non

avevano con sé sulla barca che un solo pane.

Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito

dei farisei e dal lievito di Erode!».

Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.

Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane?

Non capite ancora e non comprendete?

Avete il cuore indurito?

Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite?

E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante

ceste colme di pezzi avete portato via?».

Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila,

quante sporte piene di pezzi avete portato via?».

Gli dissero: «Sette».

E disse loro: «Non comprendete ancora?».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù e i discepoli, pur parlando la stessa lingua, sembrano non capirsi.

Egli parla di un lievito che può avvelenare la capacità di comprendere il suo messaggio.

Questo lievito è l’ipocrisia; eppure, i discepoli non riescono a capire quale sia il

senso delle parole del Maestro.

Il motivo è da ricercare nel fatto che essi non hanno ancora una vera fede in Lui.

Essi si fidano ancora del loro modo di intendere, ancora così materiale e limitato,

come lo è anche il nostro; per questo essi e noi assieme, non comprendiamo

l’avvertimento di Gesù.

A volte, anche noi fraintendiamo le sue parole, e ci sembrano troppo difficili da

capire; in realtà, le parole del Maestro, non hanno bisogno di una comprensione

intellettuale, quanto di una accoglienza nella disponibilità della fede.

Per questo abbiamo sempre tanto bisogno di pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento