lunedì 26 luglio 2021

Il Vangelo del Martedì 27 Luglio 2021

 

Della 17° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Natalia e compagni Martiri a Cordova.

Prima Lettura

Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia.

Dal libro dell'Èsodo (33,7-11; 34,5-9.28)

In quei giorni, Mosè prendeva la tenda e la piantava fuori dell’accampamento,

a una certa distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata tenda del convegno;

appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell’accampamento, si recava

chiunque volesse consultare il Signore.

Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando

ciascuno all’ingresso della sua tenda: seguivano con lo sguardo Mosè, finché non

fosse entrato nella tenda.

Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso

della tenda, e parlava con Mosè.

Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda, e tutti

si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda.

Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico.

Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè

figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda.

Il Signore scese nella nube [sul monte Sinai], si fermò là presso di lui e proclamò

il nome del Signore.

Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso

e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille

generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza

punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza

e alla quarta generazione».

Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi,

Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi.

Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato:

fa’ di noi la tua eredità».

Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane

e senza bere acqua.

Egli scrisse sulle tavole le parole dell’alleanza, le dieci parole.

Parola di Dio.

Vangelo

Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,36-43) anno dispari.

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono

per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».

Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.

Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno.

La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo.

La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli.

Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti

gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente,

dove sarà pianto e stridore di denti.

Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.

Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Esiste il male, e agisce, funziona e opera.

Spesso si parla del maligno, nella Bibbia, a lui si attribuivano gli aspetti negativi

della realtà ma anche le cose che non si riuscivano a spiegare come ad esempio alcune

manifestazioni di malattie neurologiche o psichiatriche.

L’approccio biblico è semplice; esiste una parte oscura della realtà, anch’essa creata,

non contrapposta a Dio, che è luce e bontà, come principio autonomo.

Questa realtà opera per intorbidire le acque, per allontanarci dal bene, dalla luce;

semina zizzania nella nostra vita a piene mani.

Ma, e questo è stupendo, nei Vangeli il maligno è chiamato “avversario”, cioè colui

che si riesce a vincere.

Nulla a che vedere con l’eroe decadente che la nostra modernità ha creato, facendolo

diventare quasi un modello drammatico che suscita simpatia.

Quando parliamo di maligno, allora, lasciate perdere i film di horror e i libri che

raccontano di esorcismi; se viviamo una vita affidata al Signore, con semplicità

e fede, abbiamo in casa chi ci difende e protegge e nessuno può penetrare nella

nostra serenità.

Esiste il maligno e agisce, ma noi confidiamo in Colui che ha sconfitto

l’avversario e nella preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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