martedì 27 luglio 2021

Il Vangelo del Mercoledì 28 Luglio 2021

 

Della 17° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Nazario e Celso, Martiri.

Prima Lettura

Vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a Mosè.

Dal libro dell'Èsodo (34,29-35)

Quando Mosè scese dal monte Sinai-le due tavole della Testimonianza si trovavano

nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte-non sapeva che la pelle del suo

viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con il Signore.

Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante,

ebbero timore di avvicinarsi a lui.

Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui.

Mosè parlò a loro.

Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il

Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.

Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso.

Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo,

fin quando non fosse uscito.

Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato.

Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante.

Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato

a parlare con il Signore.

Parola di Dio.

Vangelo

Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,44-46) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro

nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende

tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose;

trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quanto intenerisce questo brano di Matteo!

Quando deve raccontare l’esperienza di fede, l’evangelista usa una doppia

immagine accessibile ed efficace; il Regno è come uno che trova un tesoro

nel campo, come un collezionista che trova la più preziosa delle perle, allora

considerate il massimo del lusso, come per noi oggi i diamanti.

La presenza di Dio è preziosa, cambia la vita, la ribalta, la rivoluziona.

L’incontro con Dio è quanto di meglio possa capitare nel percorso di vita

di una persona, questo dice Matteo.

Tutto il resto, per quanto importante, prezioso, efficace, è secondario.

Gli affetti, i successi, il lavoro, le emozioni; sono sempre e solo secondi

e conseguenti all’incontro con Dio.

L’inquietudine che portiamo radicata nel profondo di noi stessi ci porta a

cercare il tesoro ma, troppo spesso, ci accontentiamo di ninnoli senza valore,

ci illudiamo collezionando copie maldestre di preziosi gioielli.

Iniziamo, fra qualche giorno il mese di agosto, il mese della vacanza, sapendo

che possiamo ancora scavare in noi stessi e cercare attorno a noi l’essenziale.

Matteo scrive trent’anni dopo l’incontro col Nazareno, il suo tesoro, e ancora

ci testimonia che ne è valsa la pena, che bello!

Vero, amici, ne vale veramente la pena, incontrando il Signore e la preghiera,

incontriamo dei tesori preziosi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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